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Toro e mercato invernale: Immobile e Maxi Lopez gli unici “botti” dell’era Cairo

Nicolò Muggianu

Sono anni di transizione per i granata che, dopo non essere riusciti a tornare in Serie A, ricominciano da Franco Lerda in panchina. Una scelta non particolarmente fortunata, che vedrà i granata posticipare la promozione di un altro anno. Poca fortuna anche sul mercato, con l'ottimo arrivo di Antenucci, ma anche i tanti flop di Pagano, Cavanda, Gabionetta e Budel. Il vero anno della svolta però arriva l'anno seguente, con l'approdo in granata di Giampiero Ventura che rivoluziona anche il modo della società di operare sul mercato di riparazione. Cambia la filosofia: il calciomercato invernale non diventa più un'occasione per rivoluzionare la squadra con nomi altisonanti, bensì per puntellarla, operando oculatamente laddove serve.

E così il mercato di gennaio 2011/2012 regala a Ventura una serie di giocatori funzionali, che torneranno utili nel corso della cavalcata verso la Serie A. Meggiorini, Salvatore Masiello, Pasquato, Rubin e Benussi. La stagione si conclude con la promozione ed un progetto ambizioso, che mira alla costruzione di un ciclo duraturo nella massima serie nostrana. Così, dopo i buoni risultati dell'anno precedente, anche nel 2012/2013 Cairo e Petrachi intervengono sul mercato invernale con solo tre colpi: Barreto, Jonathas e la meteora Menga.

Il Torino si salva e anzi, costruisce un'ossatura di quella che sarà la squadra che riuscirà a conquistare la qualificazione in Europa League dopo oltre trent'anni. Nonostante l'ottimo avvio del 2013/2014 però, a Ventura mancano fisicità e dinamismo a centrocampo. E proprio questo il tecnico granata chiederà sul mercato, con gli arrivi di Vesovic, Tachtsidis e soprattutto Kurtic che permetteranno al Torino di agguantare il settimo posto che - con la penalizzazione al Parma - varrà la qualificazione in Europa League. Competizione alla quale il Torino parteciperà l'anno seguente, nel 2014/2015. Dopo gli addii di Cerci e Immobile però a Ventura serve un altro attaccante di peso oltre a Quagliarella per continuare a crescere. Ed è proprio dal mercato di riparazione di quell'anno che Petrachi pescherà Maxi Lopez: riserva al Chievo Verona, ma capace di riscoprirsi giocatore di altissimo livello in granata. L'argentino resta tutt'oggi uno dei pochi veri "colpi" messi a segno dal Torino targato Cairo nella sessione invernale di calciomercato.

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