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Gennari (Bergamo Post): “Toro, l’Atalanta ci riprova. L’Europa ha mandato in estasi”

TURIN, ITALY - JANUARY 29:  Andrea Belotti  (R) of Torino FC competes for the ball with Mattia Caldara (L) of Atalanta BC during the Serie A match between FC Torino and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on January 29, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L’avversario / Il parere del cronista al seguito della squadra bergamasca: “I nerazzurri non si risparmieranno e punteranno molto sull'uno contro uno”

Gianluca Sartori

Per capire come il mondo dell'Atalanta arrivi al match contro il Torino, abbiamo contattato Fabio Gennari, giornalista di Bergamo Post e Radio Sportiva, per fargli qualche domanda sui nerazzurri e sul match di questa sera alle quali ha gentilmente risposto. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:

Che Atalanta arriva, al cospetto del Torino?

“Una squadra galvanizzata da un periodo importante. Tutto l’ambiente non si è ancora ripreso dall’estasi della grande vittoria di Liverpool contro l’Everton. In pochi lo avrebbero detto, ma l’Atalanta può giocarsi addirittura il primo posto, in un girone molto difficile. E, dopo la vittoria contro il Benevento, c’è voglia di continuare il periodo positivo. È vero che Gomez e compagni hanno avuto delle difficoltà in trasferta, ma in alcune occasioni hanno raccolto meno di quanto meritavano. A Genova con la Samp e a Napoli a tratti hanno dominato, ma al momento topico è arrivato un po’ di “braccino” e i risultati non sono arrivati. Per quanto riguarda gli infortunati, recuperato Spinazzola l’unico assente è De Roon per un leggero problema muscolare, gli altri sono tutti disponibili”.

Mihajlovic ha detto che la principale qualità dell’Atalanta è far giocare male gli avversari. D’accordo?

“L’Atalanta fa giocare male le avversarie, sì, ma perché gioca bene lei e se la palla ce l’hanno gli uomini di Gasperini, gli altri devono rincorrere. L’Atalanta è una squadra con consapevolezza, un’identità, che si gioca sempre le partite a viso aperto. Mi aspetto una bella partita, tra due squadre che non si risparmieranno per trovare il gol, puntando sull’uno contro uno a tutto campo”.

Ma l’obiettivo dell’Atalanta in campionato è centrare nuovamente l’Europa? Oppure a Gasperini basta fare bella figura, puntando tutto sulla corsa in Europa League?

“In questo momento sicuramente l’Europa League “droga” la stagione dell’Atalanta. Immagino che quando sarà ora dei turni ad eliminazione diretta, il campionato passerà in secondo piano. Quest’anno le prime cinque sono inarrivabili e credo che è impossibile per Gasperini ripetere l’incredibile quarto posto dell’anno scorso, ma la dimensione della società ormai è quella di puntare al sesto-settimo posto. C’è voglia di riprovarci almeno fino a quando le energie lo consentiranno. La società è ambiziosa e  vorrei segnalare che dalla fine di questo campionato partiranno i lavori per il nuovo stadio di proprietà, con l’Atleti Azzurri d’Italia che verrà rifatto partendo dalla demolizione della curva Pisani. Si tratta di un’investimento importante, da 35-40 milioni di euro, che porterà i suoi benefici in futuro.

Quale è il giocatore più pericoloso, oggi, dell’Atalanta?

“Forse vi aspettereste che vi dicessi Papu Gomez, ma credo che oggi sia Cristante il giocatore più in forma. È in uno stato di forma pazzesco. In alcuni momenti lo vedi poco, magari, ma poi spunta sempre al momento giusto. Ha tiro, ha colpo di testa, ha fisico ed è bello da vedere”.

E invece, il giocatore che toglieresti al Torino?

“Ljajic può accendere la partita da un momento all’altro, ma io ho un debole per Iago Falque. Lo trovo un giocatore poco appariscente ma terribilmente concreto, utilissimo e intelligente, che sa sempre cosa fare e sa assistere ottimamente i compagni d’attacco. Belotti? È uno che segna tantissimo, ma ha bisogno di essere ben assistito. Se gli si tolgono i rifornimenti, allora diventa controllabile”.