"La gara di domenica tra Torino ed Inter metterà di fronte, alla seconda giornata, due squadre che hanno già avuto modo di dirsi penalizzate dalle decisioni arbitrali. Ad essere criticato è stato soprattutto il mancato utilizzo del VAR, con i rispettivi direttori di gara che non hanno voluto verificare con l'ausilio della tecnologia la correttezza delle decisioni prese in tempo reale. Senza entrare nel merito della fondatezza o meno delle proteste di Toro ed Inter, sarebbe stato infatti più ragionevole se Di Bello e Mariani fossero andati a verificare al monitor di aver preso la decisione corretta.
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Inter-Torino è sfida tra “scontenti” del Var: quante polemiche all’esordio! E lo scorso anno…
Verso il match / Entrambi i club hanno protestato per alcuni episodi dubbi nella prima giornata
"GLI EPISODI - Andando invece ad analizzare l'episodio incriminato nella gara del Toro, si trova un'analogia con la gara di Firenze dello scorso 24 ottobre. Il signor Mariani, arbitro dell'incontro, decise infatti di sanzionare Barreca per aver sbilanciato Chiesa appoggiandogli le mani sulla schiena con l'assegnazione di un calcio di rigore per la Fiorentina ed il cartellino rosso per il giocatore. Una situazione pressoché identica a quella che ha visto coinvolto Iago Falque domenica, con lo spagnolo pronto ad impattare il pallone a Olsen ormai battuto ma sbilanciato da Fazio pur senza una vistosa spinta. Per quanto riguarda invece il rigore non concesso all?Inter su Asamoah, a fare infuriare i nerazzurri è stata la similitudine con quello fischiato nella stessa partita per il contatto tra Di Francesco e Miranda. Insomma, entrambe le squadre si sono lamentate (con più o meno ragione) della divergenza di valutazione applicata dal direttore di gara.
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"IL PRECEDENTE - Le due squadre si ritroveranno domenica dopo un episodio della scorsa stagione che aveva fatto discutere nel post partita di quel Torino-Inter che vide i granata imporsi per una rete a zero. Brozovic trovò il gol dopo un calcio di punizione decretato da Tagliavento con la palla che, dopo un fallo di Obi su Borja Valero, si fermò nel punto in cui era stata commessa l’infrazione. Quella del croato, dunque, si sarebbe potuta considerare come battuta veloce (e di conseguenza il gol regolare), ma l’arbitro, che dispone della facoltà di non considerare valida la ripresa del gioco, non convalidò. Non si trattò, di conseguenza, di un errore del direttore di gara, come spiegò il designatore della Serie A Nicola Rizzoli ai microfoni di Sky: “Il regolamento dice che si può battere subito se ci sono le condizioni. Con un giocatore a terra, l’arbitro ha ritenuto non ci fossero: è lui che decide”. Allora si lamentò l’Inter, oggi sono entrambe le squadre a pretendere a gran voce l'uniformità di giudizio. Ma la speranza di tutti è che quella di domenica sera possa essere una sfida in cui, almeno per questa volta, non sia il VAR a prendersi la scena.
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