La Serie C raggiunta dal Torino Femminile è un traguardo e un punto di partenza allo stesso tempo. Due anni fa non esisteva nemmeno una prima squadra granata, ora invece ha preso il volo. La creatura di Marco Pianotti, responsabile dell'area femminile, ha preso forma nel tempo basandosi su un lavoro capillare dedicato al Settore giovanile, partito dalle fondamenta. Scovare e far crescere le nuove leve granata, rendere le giovanili più competitive e costruire una base per avere una prima squadra sono stati i primi passi di un percorso lungo, fatto di dedizione e tempo. A luglio 2023 vede la luce finalmente la prima squadra, che parte con l'ambizione di andare subito in Serie C. La missione è sfiorata, sfuma all'ultimo. Il Toro si ricompone e riparte, aggiungendo esperienza alla rosa e confermandone l'ossatura sotto la guida di un nuovo tecnico, Stefano Serami. Da lì un percorso in crescendo, ripercorriamone le tappe.


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Torino Femminile, la Serie C un traguardo costruito nel tempo: ora il futuro
Torino Femminile, granata ingiocabili nel girone d'andata. Nel ritorno lotta a due con l'Alessandria
—Il merito del Torino Femminile è aver fatto sembrare tutto facile, quando in realtà non era scontato che lo fosse. In un campionato ristretto, di sole nove squadre, un passo falso in uno scontro diretto potenzialmente avrebbe potuto cambiare le carte in tavolo. Il Toro però ne ha avuto più di tutti, diretti concorrenti e non. Dopo la delusione della finale persa lo scorso anno e della promozione sfiorata, il Femminile è ripartito. Un nuovo tecnico, Stefano Serami, una rosa puntellata con conferme ma anche tante novità con l'arrivo di giocatrici d'esperienza dalla Femminile Juventus. E un nuovo ciclo da aprire. Non c'erano dubbi sul fatto che il Torino avesse le potenzialità per essere tra le protagoniste se non la protagonista assoluta a livello regionale. Poi però ci sono anche le avversarie: l'Alessandria su tutte, ma anche Torino Women e Rivese. Le tre concorrenti più agguerrite sono rimaste al palo in un girone d'andata in cui il Toro è stato semplicemente ingiocabile: solo vittorie, 28 reti siglate e appena 3 subite. Nel girone di ritorno si è ripetuto lo stesso dominio, con un solo brivido. Come dicevamo, una gara non vinta in un girone a maglie così strette rischia di riaprire i discorsi anche per la vetta, di conseguenza il ko con l'Alessandria e il pareggio contro Torino Women (uniche due non vittorie in tutta la stagione) hanno permesso alle grigie di avvicinarsi fino a portarsi a 3 punti di distanza. Il Toro chiude comunque primo la regular season e si qualifica per le Top Tournament Finals forte di un percorso fatto di 14 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta con 48 gol fatti e appena 6 subiti (nessuno meglio).
Torino Femminile, corazzata ai playoff: lo step decisivo per la promozione il 4 maggio
—Terminata la stagione, si è aperta la fase più delicata. Nel rush finale Torino Women e Rivese oltre a Torino e Alessandria. La sensazione e l'andamento della regular season fanno presagire però una corsa a due con granata e grigie in prima linea. Una lotta infinita durata un anno: il Toro proprio contro l'Alessandria aveva vinto la Coppa Italia Eccellenza, le grigie d'altro canto avevano dalla loro il confronto diretto vinto in campionato nel girone di ritorno che aveva riacceso le speranze in campionato. Il destino però è sempre rimasto nelle mani del Torino, che si presenta ai playoff con un solo compito: capitalizzare quanto fatto. Con i punti dei playoff che si sommano a quelli del campionato, le granata si ritrovano con un margine di 3 lunghezze su cui far leva. Prima giornata, le ragazze di Serami mettono subito le cose in chiaro vincendo 2-0 contro la Rivese. Seconda giornata, 4-0 e poker alle rivali del Torino Women. Arriva la terza giornata, quella decisiva perché c'è la sfida con l'Alessandria. Si scende in campo il 4 maggio. Nel giorno in cui vive il ricordo degli Invincibili, il più sentito della storia granata, il Torino ha la possibilità non di guadagnare la Serie C matematica ma di allontanare quasi definitivamente l'avversaria più temibile. Le granata non sbagliano l'appuntamento e lo sfruttando per avvicinarsi al sogno: 2-0, con firma delle marcatrici più prolifiche in quest'ultima stagione, Carola Munafò ed Erika Nicolò (12 e 9 reti rispettivamente). Sabato scorso, l'ultimo tassello. Il Torino vince ancora contro la Rivese per 3-0 e festeggia quando scopre che l'Alessandria contemporaneamente cade. Con nove punti di vantaggio, la prima squadra granata va ufficialmente in Serie C. Un traguardo meritato che non è solo importante per chi lo ha conquistato in campo e chi ha lavorato dietro le quinte al suo raggiungimento, ma anche per tutto il movimento femminile. Due anni fa non c'era nemmeno una prima squadra, ora è in Serie C con un Settore giovanile alle spalle che sta crescendo e che mira sempre di più a dire la propria. I successi generano entusiasmo e contribuiscono a inorgoglire un movimento che non vuole più passare sotto traccia.
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