Che passare in vantaggio sia un ottimo metodo per portare a casa la partita, pare fuori di dubbio: non si segna, ergo non si vince. Tutt’altro che scontato, però, è mantenimento di tale vantaggio, un nodo spesso non facile da gestire e sul quale molte squadre si sono impelagate durante la stagione.
L’IMPORTANZA DI PASSARE AVANTI – Il Torino in questa stagione è passato in vantaggio in 8 occasioni, raccogliendo un totale di 17 punti, ovvero più della metà dei punti totali sinora accumulati. In solamente 3 di queste 8 partite, infatti, Glik e compagni hanno mandato in fumo un vantaggio già accumulato, per un totale di 7 punti persi – e già in parte messi in cassaforte. Stiamo parlando del pareggio per 3-3 contro il Genoa, con i granata per due volte avanti e per due volte rimontati, del pareggio 1-1 a Reggio Emilia, dove Acerbi rispose a Belotti, e della brutta sconfitta contro il Chievo, con gli uomini di Maran bravi a ribaltare il risultato dopo la prima marcatura di Benassi. Il Toro, quindi, una volta passato in vantaggio è stato discretamente bravo a mantenere tale bottino, anche se quei 7 punti pesano eccome sul bilancio complessivo della squadra, soprattutto se si pensa che 5 di questi 7 sono da iscrivere al bilancio calcistico del 2016 granata (pareggio contro Sassuolo e sconfitta contro Chievo).
NON E’ PIU’ UN TORO DA RIMONTA – I restanti 15 punti che completano i 32 sinora accumulati dai granata, invece, sono frutto di pareggi a reti bianche (contro Verona e Carpi nelle partite di andata) e di rimonte, che si sono conentrante soprattutto nella prima parte di stagione: in questo 2016, infatti, si contano appena 4 punti frutto di recuperi da una situazione di svantaggio, ovvero quelli raccolti contro Sampdoria (doppia rimonta) e Palermo. Proprio quella contro il Palermo è stata l’unica reminiscenza di quel Toro tignoso e mai domo che era riuscito a rimontare contro Frosinone, Fiorentina, Verona, Milan e Roma nella prima parte di stagione.
Un Torino, dunque, non più da rimonta, ma una squadra che deve saper passare in vantaggio, perché – e i dati lo dimostrano – una volta avanti Glik e compagni hanno perso soltanto una volta. Segnare per primi, per vincere la partita: sembra scontato, ma per questo Toro nulla lo è. Neanche il mantenimento del vantaggio.
Dunque, raddoppiati gli sforzi : zero per due zero e uno per due due…Quindi passeremo, a San Siro, dallo zero a zero casalingo col Carpi al 2 a 0 per il Milan a San Siro. Sì, col raddoppio degli sforzi i conti tornano
In base a questi discorsi se dovessimo passare in vantaggio a San Siro dovremmo essere discretamente sicuri di vincere. Ma sì, sognare non costa niente…
E’ tutto diverso dagli scorsi anni, l’altro anno media Champions, quest’anno media retrocessione, come mai? Forse gli altri hanno capito il nostro gioco ( pressing sulle tre quarti e bloccando le fasce andiamo in crisi? Sta o stava ad una sola persona trovare una chiave tattica per non farci imbrigliare, ma questa persona e’ convinta che tutto questo succede perché ai giovani a cui tremano le gambe.