"Abbiamo sempre detto che la forza di questa squadra risiede nel gruppo e non nel singolo. Tuttavia, qualsiasi grande squadra (o che aspira a esserlo) che si possa chiamare così, non può prescindere da alcuni giocatori, da soli in grado di fare la differenza. Li chiamano i cosiddetti risolutori, o per dirla all'inglese top player. Il Toro, dopo anni di anonimato che hanno visto passare all'ombra della Mole una mole di giocatori finiti o nel dimenticatoio o nel baratro, si è svegliato dal torpore indotto da anni di delusioni e fallimenti e adesso, a quattro giornate dalla fine del campionato, è in lotta per un posto in Europa League. Con due giocatori contesi dai più grandi club italiano ed europei: Alessio Cerci e Ciro Immobile.
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Toro, il ritorno di Cerci per puntare l’Europa?
Verso Torino-Udinese / Dopo la squalifica, Alessio Cerci torna a guidare l'attacco granata. E rimane l'obiettivo Europa: quattro gare al termine e tre squadre in lotta
"I SOSTITUTI CI SONO Noi il calcio lo raccontiamo, loro lo giocano. Per questo motivo, possiamo solo immaginare l'emozione che l'esterno granata deve aver provato dopo aver visto la palla sbattere contro il palo ed entrare in rete contro il Genoa. La maglietta tolta che gli è costata una giornata di squalifica non può che essere una conseguenza quasi ovvia. Il Torino, comunque, ha dimostrato di non soffrire la sua assenza: a Roma, anche senza l'esterno, la squadra ha sfoderato una prestazione eccezionale. E se da un lato resta l'amarezza per il pareggio (ingenuo), dall'alto c'è la consapevolezza che il Toro, partita dopo partita, sta crescendo. E corre a vele spiegate verso l'Europa. Anche senza Cerci.
"RITORNO IMPORTANTE 49 punti, ottava posizione in classifica e la possibilità, in caso di vittoria, di superare il Milan: le prospettive per sognare non potrebbero essere delle migliori. Tuttavia, la corsa all'El Dorado non sarà facile, e nemmeno priva di insidie: il Parma e la Lazio sono in attesa di un passo falso dei granata per affondare il colpo finale, e tra due settimane lo scontro diretto contro i ducali potrebbe essere decisivo. Anche l'avversario di domani, l'Udinese, non va preso sottogamba: non inganni la posizione in classifica dei friulani (39 punti), che dopo anni ai vertici non sono riusciti a ripetersi. La squadra allenata da Guidolin rimane sempre un cliente ostico, ma nulla che non sia alla portato di questa squadra. E se ritorna Cerci a guidare l'attacco, per il Toro sarà tutto più facile.
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