Prove tecniche di trasmissione, ma anche di intesa. Certo, Giampiero Ventura ci lavora ormai da un mese e mezzo e con risultati già molto incoraggianti, ma quello che vuole dal suo centrocampo al momento ancora non si è visto appieno.BRIGHI COME ALMIRON? – Nella passata stagione c’era Iori, regista puro se ce n’è uno in un mondo dove ormai sono diventati rari come panda. Oggi invece sostanzialmente c’è Brighi, ché almeno al momento le chiavi del centrocampo le ha in mano lui. Nel Bari del miracolo di tre stagioni fa toccava sostanzialmente ad Almiron e in sua assenza a Donati che si alternava con Gazzi in copertura. Oggi Gazzi c’è ancora, ma al suo fianco c’è un giocatore che mente pensante non lo è sino in fondo e soprattutto potrebbe (il condizionale resta d’obbligo) pagare alla distanza, soprattutto quando i campi si faranno più pesanti e il suo fisico rischia di presentargli il conto.VIVES, ALTERNATIVA VERA – Per ora Vives sta alla finestra come uomo della provvidenza. E’ successo a Siena quando è stato schierato come terzo di centrocampo, anche se formalmente quello era ancora un 4-2-4. Ma sa bene come destreggiarsi anche in regia, sempre con un uomo che gli copra le spalle, che sia Gazzi o Basha poco importa. Certo, ci sarebbe pure Gorobsov che alla campana finale non si è mosso da Torino, ma la considerazione di cui gode al momento è bassa, mentre Suciu ha più propensione ad offendere che ad impostare.IL RUOLO DELLE FASCE – E’ capitato nella passata stagione, come contro il Verona, potrebbe succedere ancora già tra dieci giorni contro l’Inter. Contro squadre dal centrocampo folto il Toro rischia di pagare, perché i due in mezzo possono essere sovrastati fisicamente e numericamente dagli avversari. Nel Toro di oggi centrocampisti di corsa ma anche di fisico (il Guarin dell’Inter, il De Jong del Milan solo per fare due esempi) non ce ne sono e non possono essere inventati. Ecco perché chi sta in fascia dovrà pensare anche alla fase difensiva che significa anzitutto interdizione, soprattutto con quelle squadre che facciano girare molto palla. Anche su questo lavorerà Ventura nei prossimi giorni, perché la rosa ormai non si tocca.
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Toro, in mezzo c’è da lavorare
Prove tecniche di trasmissione, ma anche di intesa. Certo, Giampiero Ventura ci lavora ormai da un mese e mezzo e con risultati già molto incoraggianti, ma quello che vuole dal suo centrocampo al...
(foto M.Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Prove tecniche di trasmissione, ma anche di intesa. Certo, Giampiero Ventura ci lavora ormai da un mese e mezzo e con risultati già molto incoraggianti, ma quello che vuole dal suo centrocampo al...
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