"Quando disputi una finale playoff davanti ad uno stadio praticamente esaurito gli stimoli vengono da soli, ma per quattro giocatori del Toro essi saranno ancora maggiori. Perché affrontare il Brescia per loro significa l’occasione del riscatto, la possibilità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. I quattro in questione sono Barusso, Salgado, Scaglia e Zoboli, in rigoroso ordine alfabetico. Tutti lasciatisi decisamente male con la società di Corioni, per diversi motivi.
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Toro, la carica degli ex
Quando disputi una finale playoff davanti ad uno stadio praticamente esaurito gli stimoli vengono da soli, ma per quattro giocatori del Toro essi saranno ancora maggiori. Perché affrontare il Brescia per loro significa...
"Partiamo dal centrocampista ghanese, approdato a Brescia un anno fa, dopo l’esperienza a Siena. Sotto la guida di Iachini, tuttavia, sono state poche le possibilità per lui di mettersi in mostra e a gennaio ha cambiato aria, approdando al Toro. Pieno di alti e bassi, invece, il rapporto tra le rondinelle e Mario Salgado. Nell’anno del suo arrivo, appena ventenne, giocò una decina di partite in serie A, siglando anche una rete decisiva contro il Vicenza. L’anno dopo venne, però, girato in prestito al Verona e
"Anche l’eroe del Braglia Gigi Scaglia non conquistò mai la fiducia del Brescia. “Non si sono fatti tanti problemi a mandarmi al Lumezzane” la dichiarazione dell’esterno durante la conferenza stampa di lunedì. Infine, il caso Zoboli. Il difensore ha lasciato la società biancoazzurra durante la scorsa estate, dopo alcuni screzi con la dirigenza. Addirittura gli è stato impedito di allenarsi con la squadra negli ultimi mesi. Non certo il modo migliore per lasciarsi dopo cinque anni insieme.
"Da questi quattro giocatori, con Barusso, Scaglia e Salgado che probabilmente giocheranno dal primo minuto, potrebbe arrivare la spinta in più.
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