Toro, la sosta arriva al momento giusto: adesso lavora a mente fredda

"Campionati fermi, occhi puntati sulle Nazionali che i questi giorni saranno impegnate per gli incontri decisivi nell'ottica qualificazione al Mondiale 2018. Non c'è bisogno di sottolineare come il Torino avrebbe sperato di arrivare a questa seconda sosta per le sfide internazionali con un bottino più ghiotto e soprattutto un umore differente: la partenza dei granata in questa stagione è comunque decisamente buona in termini numerici, ed il sesto posto attualmente occupato lo certifica, ma è innegabile che avrebbe potuto essere sicuramente migliore anche solo evitando il folle scivolone contro il Verona.

"Un pareggio inaspettato ed insospettabile che, non solo per come si è concretizzato ma soprattutto per il modo in cui è maturato, ha messo in evidenza profondi limiti da parte del Torino in particolare a livello psicologico: i granata hanno ripetutamente dato l'impressione di non essere tranquilli, non giocare con serenità ma anzi con l'affanno e conseguentemente non riuscire a gestire il pallone in maniera efficace. Proprio in questo senso la sosta Nazionali capita questa volta a pennello, nel momento perfetto per Mihajlovic ed i suoi ragazzi, regalando al tecnico due settimane per ripartire con calma e lavorare al meglio su ogni aspetto: appunto non soltanto quelli tecnico-tattici, ma soprattutto quelli mentali. Un periodo nel quale mettersi con calma e senza frenesia, definitivamente, alle spalle le partite contro Juventus e Verona e ritrovare convinzioni, determinazione e lucidità in vista del Crotone.

"Pausa di cui il Toro potrà usufruire al meglio - sono infatti solamente quattro i giocatori convocati dalle rispettive Nazionali -  lavorando così a ranghi praticamente completi. Altro aspetto non indifferente ed anzi fondamentale sarà quello relativo al recupero degli infortunati: in particolare a centrocampo, i granata sperano di recuperare sia Acquah che Obi per la trasferta calabrese di modo da concludere a tutti gli effetti il settembre buio della mediana. Nella migliore delle ipotesi dunque il Torino avrà a disposizione due settimane per lavorare nella sua quasi totalità su ogni lacuna palesata sino ad oggi a tutti i livelli. Senza dimenticare che sarà una settimana di riposo "in più" per Belotti, che ridurrà dunque il periodo di lungodegenza del Gallo senza che i granata ne risentano in un impegno ufficiale: anche in questo senso la sosta capita al momento perfetto.