"Di certo la partita di Marcelo Larrondo contro l'Inter non sarà ricordata negli annali. Poco movimento senza palla, poca grinta e poche possibilità di farsi vedere tra i difensori nerazzurri e, per completare la serata no, anche il rigore sbagliato al 20' del primo del tempo, calciato lento e poco angolato (sinceramente vedere Handanovic parare con un ginocchio ricorda molto gli interventi dei portieri da oratorio..).
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Toro, per Larrondo più ombre che luci
L'attacco / Il centravanti argentino non ha brillato all'esordio in campionato ma la stagione è ancora lunga e avrà modo di rifarsi
"Non è stata comunque tutta da buttare la serata di Larrondo; qualche buon movimento si è visto e l'intesa con Quagliarella, a sprazzi, c'è stata (i dettami di Ventura nei quali Larrondo tiene palla per aprire spazi al "Quaglia" ci sono stati, anche se ancora troppo approssimativi) e l'impegno e la volontà di certo non mancano al ragazzo.
"Quello che manca, e già il match di ritorno col Brommapojkarna e le due sfide con lo Spalato in Europa League, è la cattiveria. Cattiveria agonistica, sui palloni, sottoporta che per il ruolo che ricopre Larrondo è essenziale, unita anche alla precisione che, per quel poco giocato la passata stagione continua a latitare.
"Le doti il giocatore le ha e si sono viste, si deve lavorare per limare quei difetti che se tolti potranno farlo esplodere. La possibilità di riscatto l'avrà già domenica prossima alle 12:30, a Marassi, contro la Sampdoria.
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