Bagno di folla, di parole e fors’anche di emozioni per il “Toro-group” nella serata di sabato alla Kongressaus di Macugnaga. Al cospetto delle autorità cittadine, provinciali e regionali, tutti i giocatori della rosa e i membri dello staff tecnico guidati dal mister Gianni De Biasi, si sono accomodati nel palazzotto dei congressi a due passi dall’albergo che li ospita, circondati da una folla composta e appassionata di tifosi.
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Toro: Magico e unico per rilanciare il calcio pulito con Cairo
Bagno di folla, di parole e fors’anche di emozioni per il “Toro-group” nella serata di sabato alla Kongressaus di Macugnaga. Al cospetto delle autorità cittadine, provinciali e regionali, tutti i giocatori della rosa e...
E’ stata una serata in cui, di sicuro, gli inviti e gli stimoli a fare bene non sono mancati. Da una parte come dall’altra. Con un messaggio, conciso quanto efficace, il sindaco Giovanna Boldini ha sottolineato l’importanza del modello e della funzione del calciatore nella società e verso i giovani. Quindi la parola è passata ai fischi, ampiamente cercati, che hanno colpito dal Presidente della Comunità Montana, Claudio Sonzogni e dall’Assessore Provinciale al Turismo che, pur complimentandosi, si sono dichiarati, ahiloro, juventini. In alcuni casi auspicando un derby “per più anni consecutivi”. A quel punto ha preso la parola il mister De Biasi che li ha scherzosamente applauditi “per il loro coraggio di fronte alla platea e poi gli tocco la gobba che porta fortuna. Speriamo di poter raggiungere, un giorno, la vetta prefissata, oggi alta come il Monte Rosa. Sappiamo che sarà difficile, ma l’anno scorso siamo partiti con l’obiettivo, non dichiarato, di vincere un campionato e ci siamo riusciti seppure all’ultimo minuto di recupero dell’ultima partita utile. Poteva sembrare un sogno, ma i sogni, abbiamo visto, aiutano a vivere”.
L’invito più sentito ai giocatori è giunto dal Prefetto di Verbania: “Tutti in Italia siamo un po’ tifosi del Toro, per cui voi che siete qui dal Presidente, ai giocatori sapete di indossare una maglia che pesa, ma che è anche di sprone a dare il meglio. In particolare voi giocatori siete dei punti di riferimento per i giovani e ogni vostro gesto vale più di 1000 parole nostre, per questo vi vorrei vedere esempi sia sui campi di calcio come testimoni di etica e correttezza sportiva che fuori, negli incontri con i giovani di questa Provincia”. Applausi scroscianti si levano dalla platea e dai giocatori. Gli stessi che hanno accolto la signora Maria Giulia, “Mamma”, Cairo. Senza tradire alcuna emozione, di fronte a una vasta platea fattasi improvvisamente silenziosa, l’attenta madre del Presidente ha salutato i presenti a nome del figlio, lontano per impegni “legati all’attività che gli permette di mantenere il Torino. Dovrebbe, però, arrivare domenica mattina per prendere contatto con questa bella realtà”.
Un luogo che ha definitivamente eletto Cairo “emblema del nuovo calcio sano che piace alla gente e che può contribuire a rilanciare in maniera decisiva dopo la bufera di calciopoli”. Parole di speranza firmate dall’onorevole azzurro Enrico Montani, presidente del Verbania che il 9 agosto affronterà il Torino in amichevole. Un calcio che deve far sperare e che per il momento ha il volto dei 25 giocatori presentatisi a uno a uno e che hanno ricevuto la visita e l’abbraccio di un tifosissimo campione doc di sci: Max Blardone, giunto a salutare e abbracciare un Toro “magico e unico”.
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