"Un inizio stagionale pessimo per il Genoa, fuori dalla Coppa Italia al primo turno contro lo Spezia (2-2 nei tempi regolamentari, 5-4 per gli spezzini dopo i calci di rigore), esordio in campionato con duplice batosta (2-0 dall'Inter, addirittura 5-2 dalla Fiorentina), poi la gioia nel derby della Lanterna (Sampdoria strapazzata 3-0 lo scorso 15 settembre con reti di Antonini, Lodi e Calaiò) che pareva potesse rilanciare definitivamente la stagione. Invece, uno scialbo 0-0 col Livorno, la sconfitta di misura con L'udinese ed il 2-0 rimediato a Napoli lo scorso 28 settembre, fatale per Liverani.
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Toro, occhio ad un Genoa lanciatissimo
Dopo l'inizio shock con Liverani, la "cura Gasperini" ha fatto bene ai rossoblu, che ora viaggiano a ridosso della zona Europa League
"IL "FERGUSON A RATE" - Spesso gli esoneri, nel calcio, fungono soltanto da cura palliativa, ma la scelta intrapresa due mesi fa dal Presidente Preziosi, che ha immediatamente richiamato Gasperini, il "Ferguson a rate" genoano (definizione coniata dal "nostro" Presidente Cairo qualche anno fa per De Biasi), si è rivelata felicissima e, dopo i 4 punti nelle prime 3 gare, la squadra ha iniziato a volare. Un pareggio di assestamento per 1-1 a Catania, poi la vittoria per 2-1 nello scontro salvezza col Chievo. Superato per 2-0 dalla "sua" Juventus (Gasperini è cresciuto come tecnico delle giovanili bianconere), il tecnico ha colto un tris di successi fondamentali con Parma (1-0), Lazio (2-0) e Verona (2-0) che, sommati, al pari per 1-1 col Milan di domenica scorsa l'hanno portato a 18 punti, settimo a ridosso delle zone che contano.
"FILOTTI SCONOSCIUTI AI GRANATA - Tre lunghezze separano ora i rossoblu dal Torino di Ventura: per i granata, nonostante alcuni buoni pareggi ed una classifica risollevata dai tre punti colti in casa col Catania domenica, un cammino decisamente meno roboante, se si pensa che le vittorie stagionali sono state soltanto 3 (2-0 al Sassuolo all'esordio, 2-1 al Bologna e 4-1 al Catania), e mai consecutive. Al di là del freddo dato numerico, comunque, i valori tecnici delle due formazioni non sono affatto lontani, e i granata hanno tutte le carte in regola per giocarsela, anche se non sarà semplice a Marassi, contro una tifoseria con la quale, come tutti sanno, c'è stato un rapporto di amicizia e gemellaggio durato anni ed interrotto soltanto il 24 maggio 2009. Allora, fu proprio il Genoa di Gasperini a condannare il Torino alla retrocessione.
"DAL "BISCOTTO" ALLA TRANQUILLITA' - Oggi... di acqua sotto i ponti ne è passata, ma questa resta una "classica" del calcio italiano che tutti giocheranno col coltello tra i denti, certamente non come avvenuto nella passata stagione, al ritorno, in quel pari soporifero all'Olimpico di Torino, da molti additato come un "biscotto" di fine stagione. Stavolta i punti in palio sono veri, pesanti, e possono contare moltissimo sull'economia stagionale: vincere, per il Genoa, significherebbe accumulare un tale bottino da disinteressarsi per un po' della zona retrocessione, qualora fosse il Toro a spuntarla... Invece... Il messaggio sarebbe chiaro: in questa Serie A non molla nessuno, e ci si giocherà tutto fino all'ultima giornata. Sempre che non si riveli utile per entrambe, a maggio 2014, qualche altro pareggio...
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