"UN SOGNO SFUMATO – Dopo il primo gol di Cerci infatti, ed il contemporaneo vantaggio del Chievo contro i bianconeri, la classifica diceva: Torino 10 punti, Juventus pure. Un’illusione provvisoria che ha riportato la mente indietro di parecchi anni: l’ultima volta che è successo risale infatti alla Stracittadina del 10 aprile 1993, quando i granata si presentarono all’importantissima sfida con un punto di vantaggio sugli avversari (il match terminò poi con un successo dei bianconeri, che chiusero la stagione a +4 sul Toro).
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Toro, per un sogno svanito un altro che si avvera
Per pochi minuti abbiamo visto concretamente la possibilità che un sogno si realizzasse: quello di arrivare al derby a pari punti con i rivali.
"ALTRA RIMONTA SUBITA – Ma abbandoniamo ora questi ricordi per tornare all’argomento principale di questa rubrica, l’analisi dell’ultima partita giocata. Contro il Verona il Torino ha portato a casa un punto importante, pur facendo un ampio turnover, anche se resta il rammarico per non aver strappato i tre punti ad una diretta concorrente, facendosi rimontare per due volte. Dopo quelli nella sfida con il Milan dunque, altri due punti persi dopo essersi portati in vantaggio, continuando così una tradizione negativa che prosegue dalla passata stagione, e della quale abbiamo trattato più volte su questo spazio.
"POCHI SPAZI – Un Toro discreto quello della partita col Verona, nonostante il massiccio turnover specialmente nella zona mediana, che forse ha faticato un po’ nel trovare spazi di manovra contro l’attenta retroguardia veronese, ma non ha certo sfigurato: la percentuale di passaggi riusciti, 88%, è la più alta fatta registrare dai granata in questo inizio di campionato. Bene in particolare l’esordiente Nicola Bellomo, che ha preso in mano le chiavi del centrocampo con 76 passaggi positivi su 84 tentati (anche quattro falli subiti per lui).
"Ancora una volta (la terza in questa stagione) il possesso palla del Toro è stato inferiore a quello della compagine avversaria, dato in contrapposizione con quanto avveniva nel passato campionato ma che rispecchia perfettamente la nuova mentalità di gioco che Ventura ha impresso alla squadra. Anche ieri, come contro il Sassuolo, nessun tiro di testa: nel complesso in questa stagione sono state solo cinque le conclusioni di testa dei granata (tra cui la rete di D’Ambrosio contro il Bologna), a cui un ariete alla Luca Toni forse farebbe comodo per sfruttare al meglio i cross di Darmian e D’Ambrosio.
"SUPER CERCI! – Ma il suo bomber il Toro ce l’ha, e nonostante gli scetticismi estivi Alessio Cerci sta recitando alla perfezione questo ruolo. Cinque reti in cinque gare di questo campionato, sette in sette considerando il finale della passata stagione: esattamente quante ne aveva segnate nelle precedenti 40 partite di Serie A. Il suo record di marcature, otto (stabilito la scorsa stagione), potrebbe essere presto cancellato. Per lui anche un assist vincente: il numero 11 ha perciò partecipato attivamente a sei degli otto gol del Toro. Numeri che Prandelli non può ignorare, e che probabilmente lo costringeranno a schierarlo (dal primo minuto?) nei prossimi impegni della Nazionale.
"Cerci è ora, insieme a Giuseppe Rossi, il capocanonniere della Serie A: un sogno che si avvera per i tifosi granata, dato che l’ultimo giocatore del Torino a vincere la classifica dei marcatori in un campionato di Serie A fu Ciccio Graziani nel 1977: altri tempi.
"Tutti i tifosi granata sperano che questo suo straordinario momento di forma faccia dimenticare prestissimo quella rete di Benoit Cauet, datata 24 febbraio 2002: l’ultima di un giocatore del Toro nel derby.
"Giacomo Zanetello
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