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Toro, quanti acciacchi

di Alessandro Salvatico

Walter Novellino l’aveva visto quasi di sfuggita, il centro Sisport, nei dieci giorni o poco più trascorsi dal suo ritorno a Torino. Prima la neve e poi...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Walter Novellino l’aveva visto quasi di sfuggita, il centro Sisport, nei dieci giorni o poco più trascorsi dal suo ritorno a Torino. Prima la neve e poi la pioggia a costringere lui e la squadra ad emigrare altrove per lavorare; poi, tre giorni di ritiro a Firenze a cavallo dell’impegno in Coppa Italia.Oggi, torna il sole su una città che l’aveva quasi dimenticato, e i granata tornano ad allenarsi nella struttura deputata. Chiusi i cancelli, per arrivare con la massima concentrazione al difficile e importante impegno di domenica contro il Napoli. Impegno all’insegna della massima puntualità; anzi, già con qualche minuto di anticipo i primi giocatori sono in campo (Ogbonna e Vailatti con lo staff tecnico).

"Il lavoro dell’allenatore sarà meticoloso; come ha detto Abate nella conferenza che ha preceduto questa sessione di lavoro, il mister lavora molto “sul dettaglio”. Ma anche, e soprattutto, sulla fase difensiva; è sul pacchetto arretrato che per prima si è posata l’attenzione di Novellino, che ha visto i suoi prendere 9 gol in 6 giorni, e 5 in mezz’ora. A Firenze, la baracca ha retto; ma parole del tecnico stesso, “c’è da fare ancora moltissimo”. Quel che è certo è che l’impegno infrasettimanale ha restituito un po’ di umore alla truppa; quel che invece crea altri dubbi è che la stessa vittoria del “Franchi” ha lasciato qualche strascico sul suo fisico.

"Bianchi, innanzitutto: il bomber di Coppa che si è immolato per regalare il gol-vittoria a Novellino. Proprio nel mettere a segno la zampata decisiva, Rolandinho ha avvertito il riacutizzarsi del dolore al ginocchio che, a corrente alternata, lo tormenta da qualche tempo. Per lui si tratta, è il referto della risonanza, di un tendine infiammato; la sua presenza contro il Napoli resta in dubbio, ma l’attaccante probabilmente stringerà i denti e andrà in campo, per quanto non al top.

"E non al top sarà anche Alessandro Rosina, debilitato da quattro giorni di febbre; pressoché certa la sua presenza, ma non la sua miglior forma. Probabile panchina per il capitano. Nessuna incertezza, invece, riguardo Aimo Diana, che salterà l’impegno contro il Napoli a causa del colpo preso a Bologna all’altezza della testa dell’omero. Un’assenza importante, per le fasce del Toro che Novellino sta cercando di modellare secondo il suo collaudatissimo 4-4-2.

"Se il Napoli lamenta le assenze di Cannavaro, Hamsik e Lavezzi, nonché i dubbi su Gargano, ecco che il Toro in pochi giorni decide di non essere da meno, e da una situazione di evidente vantaggio (dal punto di vista dell’infermeria) ecco che torna a porsi in una di parità con l’avversaria, se non di inferiorità sostanziale. Dopo Corini ed Abbruscato lungodegenti, Pratali e Barone squalificati, ecco dunque il forfait certo di Diana cui si aggiunge quello di Riccardo Colombo. L’infortunio patito a Firenze si è rivelato essere una lesione al legamento della caviglia sinistra (al legamento peroneo astragalico anteriore, per la precisione), che toglierà di mezzo il terzino, apparso molto in palla in Coppa, per lo meno per domenica. La pausa gli consentirà, si spera, di farlo recuperare per il rientro in campo contro il Genoa.

"E acciaccati sono anche Di Loreto e Malonga. L’assenza del difensore renderebbe davvero grandi i problemi dell’allenatore, ma il suo recupero è probabile.