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Toro, senza la cattiveria emergono i tuoi limiti

Torino – Sampdoria 0-2 / Ieri un'altra occasione sprecata a causa di un approccio molle

 

Gianluca Sartori

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"Se la sconfitta col Bologna poteva essere ricondotta solo a un incidente di percorso, quest'altra partita buttata al vento con la Sampdoria fa sorgere il sospetto che qualche problematica nella squadra granata effettivamente ci possa essere; problematiche sicuramente da non ingigantire troppo né da drammatizzare in quanto la classifica resta tranquillissima, ma che impongono alla squadra e a tutto l'ambiente di rimanere con i piedi ben piantati a terra.

"SENZA CATTIVERIA - Ieri il Toro ha per la seconda volta consecutiva buttato via una partita in casa, probabilmente per l'approccio ancora sbagliato. Solo verso la fine del primo tempo il Toro ha iniziato davvero a giocare, costruendosi due palle gol con un tiro di Immobile e una conclusione ravvicinata di Cerci. Nei primi minuti, davvero troppo sufficienza tra i granata, e l'azione del gol di Okaka ne è l'esempio lampante: dopo la respinta di testa di Maksimovic, Pasquale e Immobile restano a guardare Obiang rimettere la palla in mezzo di testa, mentre Maksimovic e Glik permettono a Gabbiadini di far filtrare un pallone che poi arriva a Okaka, che insacca in fuorigioco.

"LIMITI STRUTTURALI – Questa mollezza certamente acuisce e rende più evidenti i limiti del Toro, che esistono non da ieri ma che precedentemente erano stati mascherati da una maggiore determinazione collettiva e soprattutto dai goal di Cerci e Immobile. Quando i due goleador non girano (ieri Immobile ha sbattuto contro un grande Mustafi, mentre Cerci ci ha provato ma senza la concretezza di altre volte) la squadra non ha molte altre soluzioni offensive, soprattutto se gioca contro squadre quadrate e ben messe in campo come la Samp di ieri. Ieri sono mancate qualità e lucidità negli ultimi venti metri e se non c'è El Kaddouri nessuno è in grado di fare da trait-d'-union tra centrocampo e attacco. Se poi manca la spinta sugli esterni (ieri Darmian sottotono e Pasquale ancora una volta insufficiente) ecco che il Toro fa ancora più fatica.

"Insomma, il Toro resta una buona squadra e quanto fatto di buono non va dimenticato; ma è una buona squadra con dei limiti che impediscono di lasciarsi andare a voli pindarici. Solo evitando di sentirsi appagati e rimanendo concentrati questi giocatori possono continuare a crescere e togliersi delle soddisfazioni.