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ToroPreview, verso Sassuolo-Torino: “Falque può essere una risorsa?”

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Roberto Ugliono, Nikhil Jha e Andrea Calderoni.

A Reggio Emilia un banco di prova importante per il Torino, che deve confermare i progressi delle scorse settimane. Che partita vi aspettate?

Ugliono - Contro l'Udinese il Sassuolo ha messo in mostra tutte le proprie difficoltà a difendere sui piazzati e sulle ripartenze avversarie. Considerando che la squadra di De Zerbi proverà a tenere il pallino del gioco e il Torino preferisce fare pressing e verticalizzare, mi aspetto una partita accesa e divertente. In particolare, partendo proprio dalla premessa, credo che i granata sfideranno una squadra che ha lacune proprio dove il Torino è più forte. Da quando c'è Mazzarri piazzati e ripartenze costituiscono le azioni in cui i granata si sono resi più pericolosi, motivo per cui può essere una buona occasione. Ovviamente per far sì che la partita si incanali nella giusta direzione, servirà molto attenzione in difesa: Boga e Berardi sono due giocatori che possono fare male in qualsiasi momento.

Jha - Per caratteristiche è una partita che si adagia bene sulle caratteristiche del Toro: il Sassuolo è una squadra che ama tenere il pallino del gioco (liberando così i granata dall'incombenza) e dietro è spesso permeabile. Se la squadra continuerà sul percorso tracciato dalle sfide contro Roma, Genoa e Bologna è la netta sfavorita, ma occhio a cali fisici o, ancor peggio, mentali. Il Sassuolo viene da tre sconfitte consecutive e sembra in difficoltà, con le idee coraggiose di De Zerbi che non sembrano riuscire a spiccare il volo. Ma non ci sono partite che si vincono da sole, e il Torino ha dimostrato di sapersi benissimo incartare senza contributi esterni.

Calderoni - Mi aspetto, a differenza del recente passato, una partita divertente. In che senso? Penso che il Sassuolo lascerà un po' di spazi e quindi il Torino potrà approfittarne grazie a Simone Verdi e Alex Berenguer. Nello stesso tempo gli emiliani hanno tanta qualità dalla cintola in su e metteranno sicuramente in apprensione la retroguardia granata. Occhio a Caputo, che ha un fiuto del gol straordinario e ha già siglato tre reti in carriera ai granata.

Tra i protagonisti in campo ci sarà Belotti: il Sassuolo è la sua vittima preferita in Serie A, sarà lui il trascinatore del Torino?

Ugliono - Il Torino ha tre trascinatori fissi: Sirigu, Nkoulou e Belotti. Il Gallo è un vero e proprio leader e non mancherà la sua solita prestazione. Così come mi aspetto molto anche dagli altri due. Se questi tre giocatori riescono a dare il meglio, la possibilità di fare risultato aumenta. È ovviamente banale specificarlo, ma il resto della squadra deve cercare di aiutare questi giocatori il più possibile. Tornando su Belotti, ultimamente sta tornando su livelli altissimi. Contro Roma e Bologna ho rivisto in lui una cattiveria agonistica che non metteva da tempo e le prestazioni sono anche migliorate.

Jha - Lo è stato e lo sarà. Si sono spesi 25 milioni per Verdi per affiancarlo, ma il leader resta il Gallo, che segna il giusto ma soprattutto aiuta la squadra in ogni reparto, senza perdere lucidità nel momento topico. Se poi volesse onorare questa statistica contro il Sassuolo trovando ancora il fondo della rete, nessuno a Torino si metterebbe di traverso.

Calderoni - Belotti, a prescindere dalle giocate vincenti (gol e assist), è sempre il trascinatore del Torino. Lui sa trasmettere quel qualcosa in più a tutto il gruppo. Il Toro ha la fortuna di avere almeno un leader per reparto e il capo squadra gioca là davanti, sgomitando con i difensori avversari per 100' con la fascia sinistra sul braccio.

Tra i convocati si rivede Iago Falque, al centro di molte voci di mercato. Pensate che lo spagnolo possa essere una risorsa importante o il Torino farebbe bene a cederlo?

Ugliono - Credo che il prestito possa essere un'ottima occasione per tutti. Falque non si vede da troppo tempo e forse potrebbe faticare a trovare il giusto ritmo di gioco (le sue qualità tecniche non si discutono ovviamente) e andare alla SPAL gli permetterebbe di giocare con più continuità. Terminata la cessione temporanea, potrebbe tornare in condizioni migliori e a quel punto spetterebbe al giocatore e alla società decidere del futuro dello spagnolo.

Jha - Pubblico e giornalisti non vedono Iago Falque da parecchio tempo, è difficile avere un'idea chiara sulle sue condizioni. La società gli ha dato la 10 in estate, simboleggiando grande fiducia nelle sue capacità di guida tecnic: se si arriva a parlare di cessione - seppur temporanea - è chiaro che la situazione fisica del ragazzo non convince. In sintesi: immagino siano state fatte delle valutazioni che a noi non sono accessibili e sulle quali possiamo soltanto ipotizzare. Poi io credo sempre che avere Iago Falque è meglio che non averlo.

Calderoni - Francamente, quando ho letto e sentito di un possibile accostamento di Falque alla Spal sono rimasto sbigottito. I vertici granata conosceranno meglio di tutti la reale condizione dello spagnolo. Io penso che la sua assenza prolungata si sia fatta sentire e non poco durante il cupo autunno della squadra di Walter Mazzarri. Per idee di calcio e qualità di tocco palla, a mio giudizio, è per distacco il migliore della rosa granata. La condizione, dopo i tanti infortuni, è un tabù. Tuttavia, io me lo terrei stretto sotto la Mole.

Da Baselli a Lyanco e Rincon: Mazzarri recupera tanti indisponibili. Quale, secondo voi, sarebbe la formazione più indicata per battere il Sassuolo?

Ugliono - Sulle formazioni da mandare in campo, quando si parla di Torino, è sempre difficile farsi un'idea precisa. Ci sono giocatori troppo discontinui, che magari si esaltano dopo una buona prestazione. Di base terrei la stessa formazione che ha battuto il Bologna. Izzo-Nkoulou-Djidji è un trio che un anno fa fece molto bene, quindi è affidabile. Lyanco deve recuperare con calma, non gioca da troppo tempo e fisicamente è da gestire bene. Una volta al 100% potrà prendere il posto di Djidji e così la difesa granata diventerebbe ancora più forte per valori assoluti (l'intesa andrà ritrovata col tempo). Rincon e Baselli sarebbe meglio farli subentrare nella ripresa, quando servono forze fresche in mediana e le loro caratteristiche potrebbero dare qualcosa in più alla squadra. Come ha detto Mazzarri, ci sarà tempo per tutti di giocare nelle prossime settimane.

Calderoni - Squadra che vince non si cambia, a meno di piccoli acciacchi. Verdi, Berenguer e Belotti, dunque, non possono mancare. In difesa senza Bonifazi e con un Djidji non al meglio punterei su Bremer al fianco di Izzo e Nkoulou. A centrocampo dentro Rincon per un evanescente Meité con Lukic a completare la cerniera. Sugli esterni darei ancora il via libera a De Silvestri e Aina, in attesa del recupero di Ansaldi e con la speranza che il nigeriano sforni una prestazione di testa.

Jha - Non prevedo grandi stravolgimenti rispetto a chi ha portato a casa 6 punti e i quarti di Coppa Italia nel 2020. Lyanco, per dirne una, non gioca da inizio novembre, avrebbe prima bisogno di mettere minuti nelle gambe. Un solo appunto: Mazzarri, dopo gli elogi di Bologna, potrebbe anche decidere che Laxalt merita una chance da titolare? Sarà difficile, ma si vedrà.