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Tutti titolari, nessun titolare

di Ivana Crocifisso

Dieci turni, nessun titolare, tanto turnover. Giampiero Ventura ha insegnato che in questo Torino tutti sono indispensabili, tutti devono sentirsi importanti e parte integrante del gruppo. Ma di certo...

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

Dieci turni, nessun titolare, tanto turnover. Giampiero Ventura ha insegnato che in questo Torino tutti sono indispensabili, tutti devono sentirsi importanti e parte integrante del gruppo. Ma di certo il fatto che il Toro abbia avuto a che fare sin da subito con infortuni di varia natura ha fatto sì che il tecnico sperimentasse ancora di più, dando spazio e fiducia a giocatori – vedi Suciu, con grosso merito – che in altre occasioni avrebbero faticato a trovare spazio.

Di punti fermi, e lo sanno bene tifosi e addetti ai lavori, ce ne sono. Al di là di Coppola, Ogbonna e Iori, sempre presenti (per Angelo solo l'assenza di Verona per la convocazione in Nazionale), difficile sarebbe pensare al momento ad un Torino senza Darmian, Di Cesare (che pure lotta con Glik per una maglia da titolare), Parisi (quasi sempre preferito a Zavagno), Basha, Stevanovic.

Il pacchetto arretrato del Torino, i due di centrocampo, lo Stevanovic in gran forma visto finora. A conti fatti sono già sette o otto undicesimi. L'ultimo posto sulla fascia ha al momento tanti pretendenti, tutti reduci da infortuni. Verdi, Odu, Surraco. E da lì l'idea di Ventura di far sacrificare Antenucci, diventato esterno per l'occasione. Una presenza in campo, quella del giocatore a metà con il Catania, che ha permesso a Ventura di lasciar fuori 'solo' un attaccante. Sgrigna quello meno impiegato nelle ultime gare, con Bianchi ed Ebagua spesso utilizzati. Che il capitano possa aggiungersi agli altri 7/8? Difficile dirlo al momento, ma è importante capire da dove si era cominciato. Dalle critiche al numero nove granata, dalla presa di posizione di molti, che non lo ritenevano all'altezza per il gioco di questo Torino. Ma il fatto che sia sempre e comunque decisivo fa sì che il suo nome, più di altri, possa far parte dell'undici che Giampiero Ventura ha in mente. Fermo restando che, per il tecnico, nessuno giocherà mai per il suo nome, ma solo perchè è più in forma dell'altro.

(foto M. Dreosti)