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Tutto in discussione

Ha dell’incredibile il fatto che la Figc abbia fatto ricorso contro il Messina in serie A, dopo la decisione del Tar del Lazio di riammettere i siciliani nella massima serie (fonte La Stampa). Dunque il Consiglio di Stato, oltre ad...

Redazione Toro News

Ha dell’incredibile il fatto che la Figc abbia fatto ricorso contro il Messina in serie A, dopo la decisione del Tar del Lazio di riammettere i siciliani nella massima serie (fonte La Stampa). Dunque il Consiglio di Stato, oltre ad esaminare le difficili questioni riguardanti in primis il Torino e il Perugia, dovrà a sua volta rivedere la posizione della società guidata da Franza. Sembra quasi certo che dietro la decisione di Carraro ci sia la lunga mano di Gazzoni che sta facendo di tutto per tornare in A nonostante la sua squadra sia retrocessa per demeriti sul campo. A soffiare sul collo di altre società in difficoltà c’è il Napoli che spera di essere ripescato a sua volta in B. Il grande caos del calcio è servito e chi ci capisce qualcosa è un genio, sembra che la lunga querelle possa proseguire ancora per parecchio tempo, a questo punto è possibile arrivare alla vigilia del prossimo campionato senza sapere chi sono i partecipanti e mancano solo ventidue giorni al fischio d’inizio. La situazione del Messina ripudiato dalla Figc non dovrebbe avere ripercussioni sulla questione granata, entrambe le società non hanno rispettato i tempi per le garanzie, con la differenza che Franza qualcosa ha presentato, mentre Cimminelli al momento ha messo solo parole, ma fatti concreti nessuno. Eppure il patron s’è sempre salvato in extremis, tanto per ricordare che in A il Toro è venuto dopo i supplementari dei play off, vale a dire l’appendice dell’appendice. Sarebbe incredibile se il Consiglio di Stato riacciuffasse il Toro per i capelli (e qui Romero sarebbe un ottimo appiglio) rispedendo all’inferno il Messina. Ci resterebbe malissimo l’avv. Marengo che sta già lavorando come il nuovo presidente granata, anche se il basso profilo sarebbe d’uopo al momento. Il lato più oscuro di tutta la vicenda sono i dispetti tra club, quando nessuno può ritenersi assolto perché controllando a fondo tutti i bilanci troveremmo certamente insospettabili sorprese. Il verdetto del campo è superato, è obsoleto, interessa solo più gli ultimi romantici che stentano ad accettare la fine di uno sport che fu leale, ma ora è solo più una polpetta avvelenata.