di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino
toro
Ultima spiaggia? Rubin: ”Non ancora”
di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino
Nella sala stampa del centro Sisport si presenta oggi Matteo Rubin, laterale sinistro diventato definitivamente inamovibile da quando Camolese è...
"Nella sala stampa del centro Sisport si presenta oggi Matteo Rubin, laterale sinistro diventato definitivamente inamovibile da quando Camolese è l’allenatore del Torino. “Stiamo lavorando per la partita con tanta concentrazione -dice, riferendosi all’impegno di domenica-, e vedendo come gioca il Bologna sarà una partita importante, la prepariamo come tutte le domenica e prepariamo anche questa gara. Con la giusta tranquillità, non essendo troppo carichi, ma arrivando carichi la domenica”.
"Il presidente Cairo ha varato prezzi popolari, con l’obiettivo di uno stadio pieno. Come per un’altra partita importante, tre anni fa… “Si è fatto notare che quella con il Mantova è stata una partita bella sotto tanti aspetti, anche per l’atmosfera, ma era una partita completamente diversa. Qui si lotta per non retrocedere. Il pubblico sarà fondamentale, standoci vicino e non mollando fino alla fine”, dice Rubin.
"Le domande cadono inevitabilmente sulla contestazione mossa a Rosina dai tifosi in quel di Superga. Il giovane difensore veneto è rimasto colpito: “Non ce l’aspettavamo. C’é rammarico per una stagione così, da capire da parte loro. Non pensavamo comunque a una reazione così specialmente verso Rosina, anche lui molto dispiaciuto. Non si aspettava questa reazione, ma noi siamo superiori; non guardiamo questi fatti ma al campionato”.
"Torniamo al discorso-salvezza. “Il mister ha molta fiducia. Ci insegna molto in campo e fuori. Pretende molto da me come è giusto che sia; io cerco di imparare molto e fare il meglio possibile tutti insieme. Ha molto carattere ed è importante. Ci insegna molte cose. Ha vissuto tanto tempo a Torino e conosce la piazza, e ti responsabilizza; la responsabilità giusta per fare bene”. La condizione fisica? Molti sono gli acciaccati. “Ma non abbiamo avuto grossi problemi fisici quest’anno. Adesso dobbiamo stare il meglio possibile. Prima ci allenavamo, ma in modo diverso; ora facciamo lavori più intensi e la domenica mi trovo meglio. Forse -aggiunge- anche per il modulo”.
"Bologna fu l’esordio del secondo Toro di Novellino: una Caporetto. “All’andata sì, una partita un po’ così... Prendere 5 gol non è mai bello, però adesso non possiamo andare allo sbando per fare più gol possibili. Intanto facciamone uno, e se poi ci concedono spazio cercheremo di farne altri. Ma l’importante è vincere”. Per il futuro, il nome di Rubin viene accostati a grandi squadre, come l’Inter. “Fa sempre piacere, dopo che mi ero fatto male ho cercato di riprendere quello che ho fatto l’anno scorso. Ma il mio presente è qui a Torino, sto bene e ora penso a fare bene, alla salvezza. Poi si vedrà”.
"Domenica, pericolo pubblico numero uno: Di Vaio. “E’ molto bravo, sfrutta le occasioni che gli vengono concesse. Credo che il Bologna non sia solo Di Vaio, ma anche altri 10 giocatori. Siamo concentrati su tutta la squadra, non solo su di lui. Certo è bravo e ha segnato tanto, ma non gioca da solo”.E a quando una rete di Rubin? “Spero di fare un gol prima della fine. Col Cagliari è stata un’emozione molto bella, ma me l’hanno tolto; è così, quest’anno ci hanno tolto molti gol regolari. Quando è deciso dobbiamo solo accettare. Spero di segnare entro la fine, comunque; magari il gol decisivo, perché no?”, è il suo augurio. E sul gol di Franceschini a Firenze? “Ero dietro non ho visto bene, chi era lì mi ha detto che era regolare e dalla panchina hanno chiesto se fosse da convalidare, però non puoi protestare più di tanto. Avevamo tanti diffidati. Ripeto, ci sono stati tolti molti gol, che avrebbero potuto aiutarci”.
"A proposito di errori arbitrali, perfino le semifinali di Champions League non ne sono prive: “Si, ho visto la partita che ha arbitrato Rosetti; poteva forse evitare di mandare fuori Fletcher, ieri sera invece non so cosa abbia visto il direttore di gara. Quelli del Chelsea erano molto arrabbiati”. L’ultimo pensiero, per un difensore, riguarda l’assenza del portiere titolare, domenica :“Calderoni quando ha giocato si è sempre fatto trovare preparato. Tranquillo e consapevole che deve fare una grande partita, ma la farà. È stato sempre tranquillo, e quel che ha fatto l’ha sempre fatto alla grande”, chiude il numero 33.
© RIPRODUZIONE RISERVATA