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Un anno da peones

di Carlo Bonino

 

 

Il mercato di Gennaio è ormai alle porte e il Torino si muoverà per cercare quelle pedine che mancano allo scacchiere di mister Lerda. Proprio lo scorso anno,...

Redazione Toro News

di Carlo Bonino

Il mercato di Gennaio è ormai alle porte e il Torino si muoverà per cercare quelle pedine che mancano allo scacchiere di mister Lerda. Proprio lo scorso anno, nella mercato invernale, la squadra granata era stata protagonista di una rivoluzione nella quale l’allora neo DS Petrachi aveva concluso ventitre operazioni tra ingressi ed uscite.

Tra i giocatori in entrata tanti volti sconosciuti, tant’è che si parlava di mercato dei “peones”, giovani e vogliosi di dimostrare il proprio valore con la casacca granata addosso. Di questa dozzina di giocatori soltanto quattro sono stati riconfermati per la stagione in corso: il portiere Morello, i terzini D’Ambrosio e Garofalo e l’ala Luigi Scaglia.

Visto che l’anno 2010 sta volgendo al termine analizziamo il primo anno di questi quattro giocatori nella squadra granata, alcuni diventati vere e proprie colonne del Toro.

Davide Morello

All’esordio in campionato contro l’Albinoleffe, chiamato in causa pochi istanti prima dell’inizio del match risulta subito decisivo, parando un rigore e salvando il risultato in diverse occasioni, permettendo ai granata di vincere 1 a 0, grazie ad un gol di Pià.

Nelle ultime partite di campionato Sereni si blocca nuovamente e Morello lo sostituisce egregiamente, risultando spesso decisivo e non facendo rimpiangere il suo compagno di reparto; Sereni non recupera neanche per i playoff, che nel frattempo il Toro aveva raggiunto, e Morello si trova a giocare anche i quattro match decisivi per la promozione, anche in queste partite il rendimento è pienamente sufficiente nonostante il Toro non centri l’obiettivo.

Petrachi e il Toro sono soddisfatti del portiere palermitano tant’è che in estate arriva il rinnovo per altri due anni, Sereni viene ceduto e Davide si appresta ad iniziare la stagione da titolare.

Nelle prime uscite di questa stagione però Morello non offre prestazioni all’altezza di quelle dell’anno passato, compiendo qualche errore decisivo, e questo insieme a qualche problema fisico gli fa perdere il posto tra i pali granata, anche in virtù dell’arrivo di Bassi e Rubinho che lo scavalcano nelle gerarchie, Morello si trova così ad essere il terzo portiere granata.

Danilo D’Ambrosio

Il terzino destro arrivato dalla Juve Stabia in comproprietà è uno di quei giocatori “sconosciuti” che all’epoca del suo arrivo aveva fatto storcere un po’ il naso ai tifosi granata, ma dopo pochissime apparizioni ha subito conquistato il cuore dei tifosi granata e un posto da titolare che non ha più perso.

Infatti è stato uno dei protagonisti della rimonta del girone di ritorno, con le sue galoppate sulla fascia, le sue sovrapposizioni e i suoi cross ha dato un contributo fondamentale alla causa granata, segnando anche la sua prima rete in serie B contro il Modena, match che il Toro ha vinto per 2-0.

Le ottime prestazioni del terzino granata non passano inosservate, infatti viene registrato l’interesse di diverse squadre della massima serie, una su tutte l’Udinese, che di giovani promettenti se ne intende, e D’Ambrosio incomincia a far parte dell’Under21 di mister Casiraghi.

Nel mercato estivo il Torino acquista l’altra metà del cartellino del giocatore e le aspettative per questa stagione nei confronti del giocatore napoletano sono alte. Dopo un inizio nettamente al di sotto delle sue possibilità, dovuto anche alle cattive prestazioni della squadra, Danilo è tornato a giocare ai suoi livelli, risultando uno dei giocatori più importanti ed in forma della squadra granata, e segnando la prima doppietta in carriera, sempre contro il Modena, doppietta decisiva per la vittoria finale del Toro, tant’è che proprio una settimana fa è arrivato il rinnovo che lo legherà alla squadra granata fino al 2014.

Agostino Garofalo

L’altro terzino arrivato nel mercato invernale giunge sotto la Mole con la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino dal Siena, dove era sbarcato dopo un’ottima stagione al Grosseto, ma dove non trova spazio.

Inizialmente parte come riserva di Matteo Rubin ma presto ne prende il posto mettendo in campo qualità e quantità, dopo i mesi di panchina e tribuna al Siena, il terzino ex Grosseto torna a giocare a quei livelli che avevano convinto i dirigenti bianconeri ad acquistarlo.

Non solo dotato di buona corsa e potenza fisica ma anche di un ottimo piede batte i calci piazzati e i calci d’angolo, e proprio su punzione come segna il gol vittoria nel match esterno contro la Reggina che vale la vittoria in rimonta contro la compagine calabrese.

Anche Agostino è uno dei protagonisti del magnifico campionato di ritorno del Toro, ma nel mercato estivo torna al Siena in quanto le due società non erano state in grado di trovare un accordo per la comproprietà, ma la gran voglia di Toro del giocatore e l’abile lavoro di Petrachi, permettono il ritorno in maglia granata del giocatore con la stessa formula con cui era arrivato a Gennaio.

Garofalo patisce la partenza negativa della squadra di mister Lerda, ma ha il pregio di metterci sempre la faccia, andando spesso a parlare con i tifosi dopo le prime sconfitte e le brutte prestazioni. Insieme alla rinascita della squadra granata anche Agostino torna a giocare ottime partite, mettendo in mostra tutta la sua tecnica, la sua grinta, la sua corsa senza sosta e la sua tenacia, come quando nel match contro la sua ex squadra, il Siena, è rimasto in campo dopo un primo infortunio, la rottura del setto nasale a causa di uno scontro con Ogbonna, non risparmiandosi mai, fino a quando si è dovuto arrendere ad un infortunio al ginocchio, da cui ha recuperato in tempo record.

Luigi Scaglia

Nella finale playoff si trova di fronte proprio il Brescia, e vive in modo particolare questa partita, anche a causa del particolare comportamento dei giocatori bresciani nei suoi confronti.

Così come Garofalo a fine campionato torna anche lui alla casa madre, e sembra che li debba restare, viste le parole di elogio del presidente Corioni, ma nell’ultimo giorno di mercato Petrachi lo riporta al Toro.

Fino a questo momento il campionato di Scaglia è fatto soprattutto di spezzoni di partite, ma ogni volta che viene chiamato in causa si fa trovare pronto sfornando assist per i compagni, come quello per il gol di De Vezze contro il Piacenza o quello per il gol di vittoria Bianchi contro l’Albinoleffe.

(Foto Dreosti)