"Un Toro talmente forte da doversi trattenere, al fine di non umiliare eccessivamente gli avversari: è una delle immagini che ha portato con sè Torino-Cagliari. Un fantastico pomeriggio per i colori granata, con i giocatori in campo che se la sono spassata come i tifosi sugli spalti. Partita già abbondantemente indirizzata dopo due minuti, grazie alle reti di Belotti e Ljajic, e definitivamente archiviata al 59', quando lo stesso Gallo ha trasformato il rigore del 5-1. Da lì in poi, semplice e pura accademia per il Torino, che ha giochicchiato senza cercare ulteriormente la porta eccezion fatta per un paio di tentativi di Iago Falque, al quale l'aver giocato un'ottima prestazione non basta se non arriva anche una rete.
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Un Toro talmente forte da doversi trattenere
Approfondimento / Contro il Cagliari partita finita dopo un'ora e poi semplice "melina". Non è la prima volta: Miha storce la bocca, ma chiude un occhio...
"Non è la prima volta che succede qualcosa del genere: anche a Palermo, il quarto gol - firmato Baselli - era arrivato nei primi dieci minuti della ripresa e, da lì in poi, i granata hanno vistosamente tolto il piede dall'acceleratore, rischiando che il Palermo accorciasse le distanze. Mihajlovic, nel post-partita, si espresse in modo sibillino: "A me non interessa se siamo in vantaggio di tre reti: bisogna sempre giocare per andare a fare gol e, se si può segnare ancora, bisogna farlo". Stesso concetto che è stato accennato, ma con meno vigore, dopo la partita contro il Cagliari: del resto la perfetta prestazione di Benassi e compagni non poteva che ammorbidire l'umore del conducator serbo.
"Non c'è dubbio, il "limitarsi" non rientra nella filosofia di calcio del tecnico serbo, che non concepisce l'idea del risparmiarsi: anche per questo buona parte del pubblico granata lo ha ormai eletto a tecnico ideale per il Torino. Mihajlovic storce la bocca, quando vede che succede questo, ma non può che chiudere un occhio, se i risultati sono come quelli che stanno arrivando. A rimanere maggiormente colpiti sono proprio gli osservatori esterni e i tifosi, che non vedevano un Toro così, in grado di dominare il campo, da un bel pezzo.
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