"di Alessandro Salvatico
toro
Un’assenza, tanti scenari
di Alessandro Salvatico
Da Torino-Lazio, prima gara del girone di ritorno, il Toro ha navigato tra incertezze legate più o meno ad ogni settore del...
"Da Torino-Lazio, prima gara del girone di ritorno, il Toro ha navigato tra incertezze legate più o meno ad ogni settore del campo, ma ha poggiato su un paio di sicurezze ormai stabili: tra queste, l’apporto in attacco di Roberto Stellone, a fianco del quale si sono alternate diverse soluzioni e diversi compagni, ma che è diventato davvero (lui, poco prima principe dei precari) inamovibile. Domenica pomeriggio, a Marassi, sarà assente per squalifica: la peculiare composizione dell’organico granata, e lo stato di forma di diversi interpreti, fanno della sua sostituzione un vero rebus, che tocca ovviamente l’attacco, ma anche il centrocampo e sfiora perfino il ruolo di alcuni difensori. Si pensano diverse opzioni a tale proposito: abbiamo cercato di valutare le principali, attribuendo loro un valore legato alla reale possibilità di vederle attuate sul campo, tralasciando quelle chiaramente campate in aria.
"Opzione 1: Ventola ce la fa. Se l’attaccante barese in questi giorni dimostrasse di essere in condizione di scendere in campo dal primo minuto, Novellino schiererebbe lui. Al termine del suo allenamento odierno, svolto separatamente dal gruppo e limitato alla parte atletica, il Mister lo ha abbracciato rivolgendogli parole atte a ispirargli fiducia. In gol non va da tempo immemorabile (Udinese-Torino), ma i guai nel frattempo non lo hanno certo lasciato in pace. Pro: la voglia di dimostrare quel che può dare; contro: le condizioni fisiche. A proposito di queste ultime, se ieri, martedì, non è stato in grado di calciare il pallone, quand’anche domenica venisse schierato dall’inizio difficilmente potrebbe reggere l’intera gara: quindi, quest’opzione ne comprende automaticamente almeno una seconda, di riserva, per lo scorcio di partita che l’ex-atalantino non riuscirebbe a disputare. Molto probabile.
"Opzione 3: i 3 tenori. In quante occasioni sono stati provati tutti e 3 gli uomini di classe superiore che il Toro possiede? Una. Quale? Contro il Genoa (all’andata). Il tecnico li tenne in campo per 51 minuti: 4 minuti prima aveva segnato Borriello, 4 minuti dopo pareggerà Lanna. Era una soluzione piuttosto gettonata tra tifosi ed addetti ai lavori all’inizio della stagione, accantonata poi tra problemi individuali (dei 3 interpreti) e dilemmi tattici. Nessuno dei tenori può dirsi in uno stato di forma luccicante, ma di sicuro hanno dimostrato, giocando insieme a coppie, che la presenza contemporanea in campo fa loro reciprocamente bene, lo abbiamo visto con Recoba e Rosina, ma anche con Rosina e Di Michele: beneficiano, in umore e in fiducia, della vicinanza di un pari talento con cui scambiare palla. Novellino, comunque, non studia più la fattibilità di questa soluzione ormai da tempo. Improbabile.
"Opzione 4: Barone a sinistra. La fiducia che il Mister ripone nel campione del mondo è sotto gli occhi di tutti: non appena in grado di garantire anche solo un minimo di tenuta fisica, Barone viene invariabilmente schierato, anche a fronte di prestazioni opache. Ma l’assenza di Stellone apre scenari nuovi anche per il centrocampo, nuovi che poi sono vecchi… come lo spostamento in fascia dell’ex rosanero, con l’avanzamento di Rosina al fianco del centravanti (Ventola?) come seconda punta. O con Di Michele al posto di Rosina. Certo, il periodo in cui tale modulo è stato utilizzato è coinciso forse con il peggior momento (come risultati) del Toro di quest’anno, ma Novellino ha dimostrato di ritenerlo affidabile, per cui è possibilità da tenere in conto. Possibile.
"Qualunque sarà la soluzione adottata, il fine sarà solo il gol, problema caratterizzante la squadra granata, ma il mezzo per raggiungerlo dovrà essere l’impegno di ogni interprete, e dovrà esserlo per 90 minuti più recupero, non per 45 o meno ancora.
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