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Ventura a quota 900

Con la vittoria per 3-1 ai danni della Nocerina il tecnico granata Giampiero Ventura ha festeggiato la sua 900° panchina nel mondo del calcio professionistico: un'avventura, da allenatore, iniziata negli anni '80 quando, uscito...

Redazione Toro News

Con la vittoria per 3-1 ai danni della Nocerina il tecnico granata Giampiero Ventura ha festeggiato la sua 900° panchina nel mondo del calcio professionistico: un'avventura, da allenatore, iniziata negli anni '80 quando, uscito dall'esperienza nel settore giovanile della Sampdoria, esordisce alla guida di una Prima squadra dilettatistica tra Albenga e Rapallo e si migliora già l'anno successivo con l'approdo in C2 alla guida dell'Entella.

Da allora la carriera del tecnico continua in crescendo a ridosso della serie C1 passando per le piazze di La Spezia, Cento, Giarre, Venezia e Lecce - che trascinerà vittoriosamente fino in serie A - finchè trova la sua grande occasioni a Cagliari, sotto l'ala del presidente Cellino: sono gli anni di Fabian O'Neill, Roberto Muzzi e Dario Silva e di Zebina, Mboma e Kallon ed in due stagioni il sodalizio sardo guadagna la serie A e conquista una salvezza tranquilla incantando tutto il mondo del pallone del Vecchio Stivale per il gioco espresso.

L'esperienza rossoblù gli vale la chiamata più impegnativa della carriera: l'amata Sampdoria gli affida l'impresa di riportare la compagine blucerchiata nella massima serie dopo l'inaspettata retrocessione. Cuore e fede si mischiano al lavoro quotidiano del tecnico Ventura che, al termine della prima stagione del nuovo millennio, non riesce a raggiungere l'obiettivo per un solo punto e non gli viene rinnovata la fiducia.

Seguono quindi gli anni di Udine, del ritorno a Cagliari, di Napoli e Messina, finchè arriva Verona: subentrato a Perotti in pieno inverno con la squadra ai margini della serie B e data per spacciata il tecnico Ventura riesce a rialzare la testa della formazione scaligera e condurla fino allo spareggio, fatale, per non retrocedere contro lo Spezia. Al termine della doppia sfida è il Verona a dover cedere ai Liguri ma il pubblico gialloblù riconosce il lavoro fatto dall'allenatore e lo ringrazia, nonostante la delusione per la retrocessione, stabilendo con lui un legame particolare che tutt'ora Ventura - come ha ricordato durante la trasferta a Verona - conserva nei confronti dei tifosi scaligeri.

Il passaggio successivo è storia recente con l'allenatore genovese che s'impone prima a Pisa dove, assieme all'attuale diesse Petrachi, conduce la matricola toscana ai piani alti del campionato di serie B e poi a Bari, subentrando ad Antonio Conte, dove si guadagna il soprannome di "mister Libidine" - appellativo condiviso anche dal tecnico del Chelsea Andrè Villas Boas, che ha ammesso di aver tratto ispirazione dal credo calcistico di Ventura - per il tipo gioco che tende ad adottare per le sue squadre.

(foto N.Campo)