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Ventura e Pioli a confronto: sfida tra due idee di gioco differenti

Verso Lazio - Torino / Il mister granata sembra ormai solidamente convinto sul 3-5-2 che inizia a dare i suoi frutti anche quest'anno, Pioli invece rimane fedele al 4-3-3 per una Lazio...

Lorenzo Bonansea

"Mancano poche ore alla sfida di Roma, dove si affronteranno Lazio e Torino per darsi battaglia e conquistare i tre punti. Alla guida delle due squadre ci sono Ventura e Pioli, il primo ormai emblema e maggiore autore del progetto granata, il secondo invece alla prima stagione alla guida dei capitolini dopo l'esperienza bolognese terminata non nel modo migliore. Dividono i due allenatori alcuni anni e moduli di gioco diversi. Li unisce una grande caparbietà e quasi ostinatezza nel proporre la propria idea di gioco.

"QUI PIOLI - Il tecnico parmigiano è approdato alla Lazio in estate, firmando un contratto annuale con opzione per il prolungamento in caso di raggiungimento dell'obbiettivo stagionale: le coppe europee. La squadra a lui assegnata, completa in ogni reparto, può certamente lottare per questo traguardo. La Lazio si caratterizza per una discreta duttilità tattica. Il modulo di riferimento è il 4-3-3, come annunciato dallo stesso mister e dalla dirigenza nei primi giorni di ritiro, con qualche possibile variante che permetterebbe di adottare il 4-2-3-1. Comunque sia, il punto fermo è in genere una difesa a quattro. La grande qualità e quantità (Onazi, Anderson, Parolo, Biglia) a centrocampo permette varie soluzioni anche a partita in corso che Pioli utilizza per spaesare gli avversari. L'intelligenza tattica del top player Candreva, la duttilità di Mauri, la concretezza di Lulic, sono tutte armi in più da sfruttare che il mister dispone abilmente di partita in partita. La squadra biancoceleste è anche abile nei contropiedi, vista la possibilità di sfruttare la velocità delle fasce. Il punto fisso in attacco è Djordjevic: per presentarlo basta dire che ha soffiato il posto ad un bomber del calibro di Klose. Insomma, una Lazio solida, completa e che il tecnico riesce a disporre in modo intelligente. Sarà una dura sfida scacchistica.

"QUI VENTURA - Ventura per il secondo anno di fila si affida al 3-5-2, ormai suo modulo prediletto.  La filosofia di gioco del Toro è, come noto, basata sul possesso palla a partire dal portiere. Rispetto allo scorso anno però, ci sono stati alcuni cambiamenti e questo probabilmente spiega il perché di alcune difficoltà iniziali. L'assenza di Cerci prima punta ha comportato una minore capacità di sfruttare il contropiede e attaccare la profondità, da cui deriva la necessità di cambiare la sistemazione del reparto offensivo e i suoi schemi. Senza la capacità di attaccare la profondità con grandi accelerazioni, il Toro quest'anno gioca con le due punte molto più ravvicinate, chiamate a dialogare tra loro o con gli interni di centrocampo con triangolazioni e scambi di prima intenzione. Proprio gli interni di centrocampo, però, sembrano essere indietro rispetto al resto della squadra nell'apprendimento degli schemi. Per contrastare la Lazio sarà fondamentale una risposta positiva e una buona prova in particolare proprio in mezzo al campo, dove i capitolini hanno grande qualità, in modo tale da non lasciare isolato il reparto offensivo. Dal momento che la via del gol sembra ritrovata, il tecnico sembra aver abbandonato gli esperimenti (salvo sorprese), comunque abbastanza riusciti, che vedevano El Kaddouri o Sanchez Mino dietro Quagliarella in un 3-5-1-1. Con Amauri in forma, infatti, il reparto offensivo diventa molto più pericoloso.