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Ventura: “Sarà il campo a dire dove potremo arrivare”

Giampiero Ventura, allenatore del Torino dal 2011

Il tecnico granata ha parlato a Radio Anch’io Sport dedicando la vittoria di ieri al presidente Cairo: "E' un regalo per i suoi 10 anni di presidenza"

Redazione Toro News

"Dopo il successo in rimonta di ieri contro la Fiorentina, che tiene il Torino a punteggio pieno in classifica dopo due giornate, il tecnico granata Giampiero Ventura ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io Sport, in diretta su Radio Rai 1. Ecco le sue parole: "Questo è un Toro che può ancora crescere, è stata fatta una campagna acquisti ottima che ci ha portato giocatori giovani di prospettiva con ancora grandi margini di crescita. Due giornate sono ancora poche, e sarà il campo a dirci dove possiamo arrivare, ma la sensazione che ho è buona, perchè tutti hanno capito quale sia la strada giusta da seguire.''

"Ventura poi ha parlato dell'avvio stentato di molte big: "Credo che queste difficoltà dipendano dai cambiamenti che molte squadre hanno fatto. La Juventus, ad esempio, ha preso giocatori importanti, ma ne ha persi anche di altrettanto forti e dunque può lasciare per strada punti all'inizio. Il Napoli ha cambiato allenatore e Sarri deve ambientarsi in una piazza come quella partenopea, ben diversa da Empoli. Alla lunga credo che i veri valori verranno fuori. Il Toro comunque deve tornare ad essere una presenza stabile nelle posizioni che gli competono, quelle che valgono l'Europa League, e non più una sorpresa".

"Il tecnico ha quindi dedicato la vittoria di ieri al presidente Cairo: "Il successo di ieri è un regalo per lui, che tra poco festeggerà i dieci anni di presidenza alla guida di questa società. Credo che sia normale che le squadre che hanno meno risorse cerchino di colmare il distacco con idee diverse, come ad esempio il gioco. Ieri abbiamo vinto meritatamente, riuscendo a rimontare un gol ad una squadra che nell'ultimo mese ha battuto Barcellona e Milan. Nel primo tempo siamo stati frenati dall'ansia e dalla soggezione, ci può stare, ma nella ripresa abbiamo fatto vedere che ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa di grande."

"Infine una battuta riguardo a chi già parla di scudetto o Champions: "E' difficile fare sogni di quel tipo: rispetto al '76 la situazione del calcio è molto diversa,  ci sono differenze economiche tra le squadre che non ti permettono di fare voli pindarici. Noi dobbiamo proseguire passo dopo passo quel percorso iniziato 4 anni fa e che ci ha portato fino a qui. Bisogna fare le cose per gradi. Comunque certamente firmerei per il terzo posto".

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