PRIMO TEMPO. Primo tempo atipico per la formazione di Ventura: vuoi per la rete che sblocca l'incontro – mai i Granata, finora, avevano segnato nel primo tempo due reti – vuoi soprattutto per l'approccio del Toro, capace di raggiungere, contrariamente al solito, il massimo del risultato con il minimo sforzo. La squadra di Ventura accelera soltanto in due circostanze, ovvero in occasione delle marcature: cross dalla mancina di Antenucci e precisa incornata di capitan Bianchi la prima, tocco sotto di Sgrigna sull'uscita del portiere con la pressione di Ceccarelli la seconda. Per il resto poco di tutto, possesso palla compreso. Dall'altra parte, comunque, c'è un Verona ben messo in campo da Mandorlini che, col centrocampo a rombo e le due boe offensive Bjelanovic e Ferrari, ha dapprima certato la verticalizzazione e poi, una volta in svantaggio, ha provato a muovere la manovra per vie centrali (con scarsi risultati) affidandosi alla tecnica e fisicità di Hallfredsson: tuttavia un'ingenuità di Antenucci davanti alla difesa ha permesso ad Abbate di riaprire la partita con un pregevole destro da lontanissimo. Tra i Granata il giocatore più atteso, nonostante il ritorno di squadra di Sgrigna ed il debutto dal 1' di Surraco, era il centrale difensivo Francesco Pratali, chiamato al non facile compito di sostituire l'assente Ogbonna: per il momento gli è riuscito tutto bene.
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Verona-Torino 1-3. I granata espugnano anche il Bentegodi
PRIMO TEMPO. Primo tempo atipico per la formazione di Ventura: vuoi per la rete che sblocca l'incontro – mai i Granata, finora, avevano segnato nel primo tempo due reti – vuoi soprattutto per l'approccio del Toro,...
(Foto Dreosti)
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