"Costantemente nel braccio di ogni tennista si combatte una ferocissima battaglia fra due forze contrapposte: quella dell’Io inconsapevole, che cerca di tirare il colpo a tutta forza, e quella dell’Io consapevole, che usa una parte delle fibre muscolari del braccio per rallentare il gesto, nella vana speranza di riassumerne il controllo", è un passo del libro di Sara Errani (tennista italiana) “Excalibur” ma riassume bene ciò che è successo al Torino contro l'Hellas Verona. Ai giocatori granata sabato dopo il rigore trasformato da Pazzini sembra esser subentrata la paura di sbagliare che è riuscita ad influenzare profondamente le giocate di Belotti e compagni. Sta a Walter Mazzarri capire se è sottovalutazione del pericolo o viceversa "braccino" del tennista che è stato descritto qua sopra.