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Verona-Torino: Ventura azzecca i cambi, Mandorlini sciupa il vantaggio

Verona-Torino 2-2 / Un testa a testa tra due tecnici preparatissimi il cui esito rispecchia il risultato in campo

Lorenzo Bonansea

"Il testa a testa, la sfida nella sfida, tra due allenatori di squadre avversarie è sempre difficilmente scindibile dal risultato della sfida stessa tra le compagini in gioco. Anche Hellas-Torino, in questo, non fa eccezione.

"MANDORLINI, DENSITA' E CALCI PIAZZATI - Le tre punte storicamente hanno sempre messo in difficoltà questo Torino, e Mandorlini questo lo sa bene. Tuttavia, non è dalle azione in campo aperto che i granata sono andati veramente in difficoltà. E' vero che nel primo tempo i tre mediani scaligeri hanno saputo tenere meglio il pallone dei pari-ruolo granata, ma è altresì innegabile che le vere palle gol del Verona - al netto de colpo di testa di Toni - sono nate da calci piazzati, l'arma in più dei granata fino allo scorso anno. Il tecnico veronese ha preparato molto bene la partita anche e s soprattutto da questo punto di vista, cercando di andare a colpire il punto forte dei granata: prima Marquez e poi fatalmente Gomez hanno messo in luce le capacità da fermo dei veneti, sfruttando anche le grandi doti tecniche di Viviani.

 L'allenatore degli scaligeri Andrea Mandorlini

"VENTURA, INSERIMENTI E FURBIZIA - Non è stata una partita facile per il Toro, e di riflesso non lo è stata neanche per Giampiero Ventura. Il tecnico del Torino si fatto sentire ininterrottamente dai propri giocatori soprattutto durante il primo tempo, quando il Verona colpiva sistematicamente da fermo e aveva maggiore densità in mezzo al campo. Nella ripresa - come ormai da canovaccio fisso in questo primo Torino 2015/16 - la squadra ha cominciato a mettere a frutto le dritte tattiche di Ventura, colpendo alla prima limpida occasione grazie ad uno di quei tanto utili inserimenti, propri di una mezz'ala da 3-5-2, dello straripante Baselli. Il tecnico, poi, ha "sfruttato" l'infortunio di Obi per colpire lo stanco centrocampo del Verona, ormai a corto di energie, con l'inserimento di Acquah, che ha dato nuovo vigore ad una mediana in sofferenza e ha portato al pareggio, premiando la scelta "obbligata" dell'allenatore.

"Una pareggio sul campo, dunque, che è anche un pareggio tra Andrea Mandolini e Giampiero Ventura, allenatori che in questo match si sono eguagliati dal punto di vista tattico.