Toccherà ancora a lui, a Zisis Vryzas, accompagnare Abbruscato davanti alla rete della Cremonese. Con tutte le riserve del caso perchè De Biasi potrebbe mischiare le carte all'ultimo, tipo riproporre Fantini come punta. In realtà, con tutto il rispetto per Fantomax, sembra giusto dare ancora qualche chance al greco campione d'Europa, il quale tutte le volte che è stato chiamato in causa ha risposto bene. Non dimentichiamoci che nelle ultime amichevoli ha sempre segnato parecchio, a Pinerolo ha messo a segno un poker. Gli manca solo un gol in una partita vera e volendo sognare alla vigilia della giornata più importante della B, sarebbe entusiamante vedere Zisis involarsi verso la porta avversaria, siglare il suo primo gol in maglia granata e strappargli un sorriso di vittoria.
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Vryzas farà ancora coppia con Abbruscato
Toccherà ancora a lui, a Zisis Vryzas, accompagnare Abbruscato davanti alla rete della Cremonese. Con tutte le riserve del caso perchè De Biasi potrebbe mischiare le carte all'ultimo, tipo riproporre Fantini come punta. In...
Vryzas se lo meriterebbe un giorno da eroe, per la sua dedizione, la sua sofferenza velata, sempre mascherata dalla voglia di lavorare, di farsi trovare pronto. Zisis è nato in un piccolo centro di mare, dove l'attività più intensa è la pesca, forse per questo non parla mai, la sua unica conferenza stampa, due parole appena, avvenne il giorno della presentazione, in mezzo agli altri acquisti, nemmeno in questo ha potuto godere di un giorno da protagonista, ma raccontare un gol importante varrebbe mille microfoni e altrettante telecamere.
A Perugia visse il suo momento migliore in Italia, Gaucci in lui ebbe fiuto. Alla Fiorentina fece qualche sporadica apparizione in B, fu determinante solo contro il Palermo, quando segnò un gol al 91' che diede la vittoria ai viola. Al Celta Vigo, che militava nel campionato cadetto spagnolo, riuscì a fare ben sette reti, destino il suo giocare spesso per la promozione. Tornò a Firenze in A, ma con gente davanti come Luca Toni, Bojinov e Pazzini, per lui non c'era nemmeno un posto in panchina, ebbe solo una piccola apparizione in Coppa Italia contro la Juventus. Poi arrivò la chiamata di Cairo, ma nemmeno a Torino ebbe quel cosiddetto colpo di fulmine da farlo diventare un interprete principale.
A Torino ha giocato finora solo a causa degli infortuni altrui, ma la classe che ha mostrato finora ci consegna un giocatore che gioca con intelligenza e fierezza, che sa soprattutto dialogare con il compagno di reparto senza cercare finezze di troppo, ma con la giusta visione di gioco. Soprattutto è un generoso e al di là della sua leggera malinconia e solitudine, è apprezzato da tutti. Il suo futuro è incerto, dovrebbe tornare in Grecia a giugno, anche se Cairo dice di voler confermare tutti, un giorno potrebbe fermarsi a Firenze, dove ha aperto un ristorante e una rosticceria greca. Gi affari sono affari, ma qualche soddisfazione l'ellenico Zisis se la vuola ancora togliere con il pallone e gli auguriamo che succeda con la maglia granata.
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