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Zanetti: ‘Giocare da provinciale’

Paolo Zanetti ha incontrato i giornalisti prima di mettersi al lavoro con i compagni agli ordini di Novellino. Lieto di poter parlare, il centrocampista ha toccato molti argomenti.

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Redazione Toro News

"TUTTO GRANATA. Da gennaio, Zanetti è stato riscattato dal Torino: "E' un traguardo importante, essere riscattato da una società così blasonata quale è il Torino. Lo volevo dall'inizio e ora sono felice di poter rimanere qui, ora c'è un contratto di 4 anni, e spero di poterlo rispettare, anche se poi ovviamente non si sa mai cosa può succedere. La comproprietà costò un milione, dopo un arrivo in sordina, e il riscatto, dopo un buon inizio di stagione, la metà, e in effetti è una cosa particolare, ma sono altri che gestiscono queste faccende. In fondo, meglio così, hanno speso meno! Essere accostati all'Inter è stato bello, vedersi associati ad una squadra così importante è normale che lo sia; ma la realtà è ben altra, il mio obiettivo era poter restare al Torino e così è stato. Altri discorsi possono far piacere ma non sono reali".

"SODDISFATTO. Un parallelo con Sereni, che come lui ha reso ben al di là delle aspettative. "Ma la sua è una storia diversa. E' vero, ha vissuto anni non fortunati alla Lazio, ma prima ha una carriera, un'altra storia. Un valore già conosciuto. Io sono più giovane, vengo da una bella gavetta, anche se sempre in B o in A. Quest'anno, finalmente, in più di qualche circostanza mi sono visto giocare come so di poter fare. Ho giocato esterno, perfino terzino (e non è nemmeno andata malissimo), il mio ruolo è un altro ma le esigenze di squadra possono imporre cose del genere. Certo, nel mio ruolo ho più certezze e sicurezze, e rendo anche di più. Sì, Gattuso mi ha fatto i complimenti... 'Che animale!', mi ha detto, e detto da lui...!" (ride)

"PER USCIRNE. Il motorino della mediana granata ha la ricetta per uscire da un impasse che è più che altro psicologica: "Essere compatti e non depressi. Positivi. Ma anche realisti. Eravamo partiti con determinati obiettivi, ok; ma ora siamo lì, siamo dove siamo, e allora giochiamo da provinciale, giochiamo da squadra che non vuole retrocedere! Prima di queste tre sconfitte avevamo perso poco, ma anche pareggiando molto siamo a 3 punti dalla terzultima. Più inc...ti o increduli? Un po' tutt'e due. C'è gente che non accetta la situazione e c'è gente che non ha mai vissuto momenti simili. Ma siamo tutti realisti. Dobbiamo fare un bagno di umiltà, facciamolo, e giochiamo per salvarci".

"RETROCESSIONE. La Serie B? "Quella lettera nemmeno la dico. Con questa squadra, insomma, non sarebbe concepibile, ci sarebbe da nascondersi. Dobbiamo essere coesi. Quota-salvezza a 40? Anche di meno, credo. Le squadre sono molto vicine, è più facile che qualcuna molli. Noi siamo davanti, intanto, a molte di queste. A forza di parlarne, sembra che sia il contrario, ma noi siamo davanti, non in zona retrocessione. Se noi siamo preoccupati, altri saranno più preoccupati di noi".

"DEDICHE. Zanetti rivolge anche parole dedicate a due compagni in particolare. "Chi potrebbe dare quel quid in più alla squadra? Recoba. E' un giocatore che è in grado di dare un contributo decisivo, l'ha già fatto. Rubin? Gli voglio bene, è un ragazzo straordinario, davvero, oltre ad avere delle qualità calcistiche eccezionali. Purtroppo si è infortunato nel suo momento migliore, e in tutto questo periodo gli ho detto che è molto giovane e che pertanto sarebbe tornato forte come prima se non di più. Ero convinto che quest'esperienza potesse portargli solo maturità. Mi fa piacere che mi abbia pubblicamente ringraziato".