Dal 79' della gara di ieri sera, la Nazionale italiana si è affidata ad una coppia d'attacco tutta granata. Nel finale della partita contro il Portogallo, il commissario tecnico Mancini ha deciso di giocarsi la carta Andrea Belotti, affiancando il Gallo a Simone Zaza alla disperata ricerca del gol del pareggio. I due alfieri granata hanno dunque giocato insieme per un altro spezzone di gara finale dopo quello contro la Spal nell'ultimo match di campionato.
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Zaza-Belotti, assaggio di convivenza anche in azzurro: e il Gallo fa il tornante
Nazionali / Nel finale Mancini si aggrappa alla coppia Zaza-Belotti alla disperata ricerca del pareggio. E l'ex Valencia lancia un messaggio (anche) a Mazzarri
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ZAZA TRA I MIGLIORI - E se Belotti non ha avuto grandi occasioni per mettersi in mostra, lo stesso non lo si può dire di Zaza: l'ex Valencia è stato uno dei migliori tra i suoi, con grandi movimenti in una squadra che ha faticato a costruire palle gol importanti. Un'ottima notizia, dunque, per Mazzarri e per il Toro, che hanno potuto ammirare un giocatore in ottima forma per tutti i novanta minuti di gara. Il numero undici granata è andato anche vicino al gol, con un colpo di testa da calcio d'angolo terminato di poco alto sulla traversa. Meno occasioni, invece, per il Gallo, che si è messo in mostra unicamente per una buona punizione conquistata con un tentativo di ripartenza in cui è stato molto abile a lasciare sul posto l'avversario: altra dimostrazione di un ottimo stato di forma. Da sottolineare il fatto che, seppur per pochi minuti, sia stato Belotti a giostrare più da "tornante", con Zaza come punto di riferimento centrale. Questo anche per il fatto che il Gallo aveva più energie rispetto al compagno. Ma Mazzarri potrebbe aver tratto qualche indicazione interessante.
COPPIA BELOTTI-ZAZA - Per un quarto d'ora scarso, dunque, gli Azzurri si sono affidati alla coppia gol granata, ancora al lavoro per affinare l'intesa e rendere sempre più possibile la convivenza di due centravanti. Una convivenza con il Gallo che non è stato affatto esclusa da Zaza, interpellato sul tema ai microfoni di Rai Sport: "L'ultimo anno a Valencia ho giocato a due punte, quindi mi trovo bene. A Sassuolo, invece, ho giocato da unico centravanti nel 4-3-3. Quando si gioca con due punte ci sono più possibilità per un attaccante di trovare spazi, da unico centravanti serve più lavoro sporco. A me piace giocare sia a due punte che da solo: mi metto a disposizione e cerco sempre di segnare". Il messaggio è chiaro, ora toccherà a Mazzarri trovare la soluzione per far rendere al meglio la squadra.
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