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Zoboli-Brescia, il passato subito

di Salvatico/Sacchetto

Con il numero 2: Davide Zoboli. Perché quel numero di maglia? “Ci sono sempre stato affezionato -spiega- e quando ho saputo che era libero,...

Redazione Toro News

"di Salvatico/Sacchetto

"Con il numero 2: Davide Zoboli. Perché quel numero di maglia? “Ci sono sempre stato affezionato -spiega- e quando ho saputo che era libero, l’ho preso subito”. Poi, passa a parlare di sé il difensore proveniente da un quinquennio a Brescia.

"E tra pochi giorni, subito contro il passato. “Strano incontrarlo subito”, ammette. “Ma non posso fare molto la spia, perché ultimamente non partecipavo neppure più alle riunioni”, prosegue con amarezza. “Cos’era successo? Non lo so. Penso che il presidente abbia voglia di rinnovare molto, e ha individuato in me l’inizio della sua rivoluzione”. E quindi, il Toro. Com’è arrivato? All’improvviso, si direbbe: “Alle quattro ieri, pensavo comunque di restare a Brescia; solo alle sei ho avuto la percezione di arrivare a Torino”. Quale la collocazione in campo del difensore? “Posso giocare indifferentemente in difesa a 4 o a 3, non c’è nessun problema”.

"Grande esperto di cadetteria, Zoboli. “La serie B -dice- è molto lunga e difficile. E se ti chiami Toro, le squadre vengono da te con qualcosa in più. Io sono uno che tiene i piedi per terra fino a che non ha tagliato il traguardo. A Brescia sì, vedevano il Toro come la squadra da battere, la più forte insieme alla Reggina”. La prossima stagione? “Spero di rimanere, perché questa in cui sono arrivato è una piazza importante, che merita alti palcoscenici rispetto alla cadetteria”. Chi conosceva, dei nuovi compagni? “Solo Colombo, dall’AlbinoLeffe; gli altri, come avversari. Penso che Bianchi e Di Michele si completino a vicenda, ma non scopro nulla di nuovo”. Le condizioni fisiche? “Ho bisogno di allenamento vero, perché ho lavorato ma solo atleticamente”, ammette.

"( Foto: torinofc.it )