Quando avevo commentato positivamente il calciomercato di gennaio ero stato coperto di insulti, anche se è noto che la maggioranza è quasi sempre silenziosa. Eppure non ci siamo persi d'animo, consapevoli del fatto che, potrà ancora sembrare strano a qualcuno, se si comprano giocatori di livello, e hai un modulo di gioco equilibrato (come il 4-2-3-1), anche se si sono pagati gli errori e le carenze del calciomercato estivo, i giocatori forti ti fanno vincere le partite. Ovvio che sostituire Bellanova con Pedersen è stato un errore, come Buongiorno con Coco, ma poi, piano piano, le cose si sono aggiustate. E, ora, si inizia a vedere il Toro che piace a noi. Con i tre innesti di gennaio, proprio come avevamo sperato, titolari inamovibili e protagonisti: Casadei, Biraghi ed Elmas si stanno rivelando il fattore in più che avevamo pronosticato (https://www.toronews.net/columnist/la-scossa-granata/vi-spiego-perche-il-mercato-del-toro-non-e-affatto-male/), grazie ai piedi ottimi e alla qualità indubbia. Fatto sta che è arrivata la seconda vittoria consecutiva (non accadeva da agosto) per un buon Toro che, dopo aver sconfitto il Milan, ha espugnato Monza. A decidere la partita, guarda un pò, sono arrivati i gol di Elmas (2° in granata) e Casadei (1° in Serie A e con la maglia del Toro).


La scossa granata
Giocare per vincere, questo è il nostro Toro
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Per la rete del macedone è arrivato ancora un assist di Lazaro (6° in campionato), rinato nel ruolo di esterno d'attacco (soprattutto a destra, invece che a sinistra!) e per quella del giovane Cesare Casadei, da parte di Adams. Intendiamoci, nessuna esultanza particolare e nessun festeggiamento smodato: le ambizioni personali e di tutti i tifosi granata sono sicuramente maggiori rispetto all'attuale posizione di classifica, tuttavia è sempre utile guardarsi dietro e ricordarci che, fino a 6/7 giornate fa stavamo parlando di rischio retrocessione. I tre punti conquistati in brianza sono arrivati senza rischiare nulla, come doveva essere, contro un avversario già proiettato verso la B. Ma nulla era scontato, perchè se avessimo giocato pensando di essere forti perchè avevamo sconfitto il Milan e che gli avversari erano praticamente in B, partite come queste le avremmo perse, e pure male. Quindi bravi i ragazzi di Vanoli e bravo il mister, che non smette di incitare e di spronarli ad essere più aggressivi, a verticalizzare il gioco e ad essere più veloci nella manovra.
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Già, la fluidità del gioco è stato il punto debole per gran parte del primo tempo, tanto è vero che Vanoli si è fatto sentire anche negli spogliatoi. Post match ha poi dichiarato: "Dobbiamo guardare partita per partita, ora possiamo parlare di partita facile ma non lo era. Volevo uno step di mentalità, per loro i 3 punti erano indispensabili. Abbiamo approcciato bene, dovevamo essere un po' più veloci nel giro palla". Ora, anche se non abbiamo obiettivi europei, speriamo di sfatare il tabù delle 3 vittorie consecutive. Il nostro obiettivo, questa settimana, deve essere proprio questo: non vinciamo tre partite di fila da sei anni (10 marzo 2019 a Frosinone, dopo Atalanta e Chievo in casa). Diamo un senso a questo finale di stagione, scendiamo in campo con l'approccio e la mentalità vincente. Perché bisogna giocare sempre per vincere, e allora sarà il nostro Toro.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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