Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

ITALIA GRANATA

Prestiti Toro, sfortuna Popa: parte forte ma perde il posto per un infortunio

Prestiti Toro, sfortuna Popa: parte forte ma perde il posto per un infortunio - immagine 1
Il portiere rumeno, in prestito al Cluj, ha vissuto una stagione divisa tra un ottimo avvio, un brutto infortunio e un finale in crescendo con un rigore parato
Redazione Toro News

Tra i tanti volti granata in prestito, quello di Mihai Popa merita una riflessione a parte. Il portiere rumeno, classe 2000, ha vissuto una stagione dai due volti al CFR Cluj: iniziata con slancio e ambizione, finita con un mix di amarezza e riscatto personale.

L'esperienza di Popa al Cluj tra luci e ombre

—  

Arrivato in Romania lo scorso agosto con l’obiettivo di trovare minuti e continuità dopo un'annata passata da riserva al Torino, Popa aveva cominciato il campionato da titolare, mostrando sicurezza tra i pali e buoni riflessi. Le sue prestazioni nelle prime partite sono state solide: interventi decisivi, uscite pulite, leadership crescente. Poi, però, il colpo di scena. Un grave infortunio alla mano lo ha costretto a fermarsi per diverse settimane, spezzando il ritmo e l’entusiasmo.

Durante la sua assenza, il Cluj ha trovato in Otto Hindrich un sostituto affidabile, tanto che al rientro Popa ha dovuto accomodarsi in panchina, retrocesso nelle gerarchie nonostante fosse tornato disponibile. Solo nel finale di stagione ha ritrovato il campo. E l’ha fatto lasciando un segno: durante l'ultima gara contro il FCSB, poi terminata 1-1, rigore parato e occhi puntati su di lui. Un gesto che racconta la tenacia e la voglia di non mollare, anche quando tutto sembra remare contro. Chiude la stagione con 13 presenze complessive tra campionato e qualificazione alla Conference League, 16 gol subiti e 5 clean sheet. Numeri forse non all’altezza delle aspettative iniziali, ma condizionati da un imprevisto che avrebbe messo in difficoltà chiunque. Fino a quando Popa è stato il titolare, ha lasciato intravedere qualità interessanti. Ora si aprono le domande sul futuro: come si potrà valorizzare il portiere?