Mercato e programmazione: queste le tematiche chiave in questo particolare momento del Torino. A parlare del secondo aspetto è La Gazzetta dello Sport, che individua in Nikola Vlasic l'attuale capitano granata. "Vlasic è stato il primo granata - scrive Mario Pagliara - a bussare alla porta del futuro, il primo a presentarsi nella sala colazione, nel giorno del raduno, per bere il primo caffè con Baroni. Nei comportamenti è spesso già descritto tutto. E la regola vale per questo talento croato che dell’etica del lavoro ha fatto una scelta di vita". Oltretutto, il trequartista croato si è presentato al Filadelfia con una preparazione già sulle spalle: "A metà giugno, ha ripreso la borsa di allenamento per tornare al lavoro. Martedì, al Filadelfia, aveva alle spalle già un mesetto di lavoro. E i risultati si sono visti subito: nella prima settimana di sudate in città, è il più brillante. I test dicono che è il migliore sul piano atletico", riporta la rosea. Non ci sarà da stupirsi se, nell'attesa del rientro di Zapata, sarà lui il capitano del club granata.


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Tre gioielli da cedere e la decisione di Ngonge: i temi granata sui giornali
A parlare di mercato è, invece, La Stampa. Il quotidiano piemontese analizza la situazione dei granata come una necessità di parlare di mercato in entrata basandosi sul mercato in uscita. In particolare, La Stampa parla di tre movimenti che potrebbero portare nelle casse del Torino fondi a sufficienza per rivoluzionare altri reparti: si tratta di Vanja Milinkovic-Savic, su cui non sono spente le attenzioni del Napoli ma si aggiungono quelle del Leeds, Coco, per cui al momento c'è una trattativa con lo Spartak Mosca, e Ilic. Il Torino ha provato a vendere il serbo in entrambe le ultime sessioni di calciomercato. Sono mosse che permetterebbero al Torino di alzare le offerte su altri fronti, trovando in Falcone il sostituto di Milinkovic-Savic e chiudendo per Ngonge.
Proprio su quest'ultimo punto si concentra, invece, Tuttosport. Il quotidiano del capoluogo piemontese riporta, grazie al lavoro di Nicolò Schira, la volontà di Ngonge: "Il classe 2000 finora ha declinato tutte le altre proposte ricevute. E ne sono arrivate parecchie nelle ultime settimane per Cyril: in Francia hanno sondato il terreno Monaco e Rennes; mentre dalla Serie A avevano bussato alla porta del Napoli prima il Bologna (Ngonge poteva essere una contropartita gradita all’interno dei discorsi per Beukema e Ndoye, ma alla fine i rossoblù hanno puntato su Bernardeschi) e poi il Genoa (che nel frattempo ha virato su Valentin Carboni dopo che il belga ha traccheggiato). Niente da fare pure per il Bruges: Cyril non sembra affatto allertato dall’ipotesi di tornare in patria. Una scelta che sta dando grande forza al Torino nelle contrattazioni col Napoli". L'esterno belga, infatti, vuole tornare ad allenarsi con Marco Baroni, tecnico con il quale ha fatto la sua miglior stagione, al Verona.
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