Lo scozzese è un giocatore fondamentale per lo sviluppo delle trame offensive: deve dare maggiore continuità
L'infortunio di Zapata ha fatto sì che il peso dell'attacco del Torino per questa stagione si spostasse sulle spalle di Che Adams, il quale, complici anche le prestazioni poco esaltanti di Sanabria, è subito diventato il punto di riferimento offensivo della squadra di Vanoli. Schierato come unica punta nel 4-2-3-1, a lui è stato affidato il compito di fare gol e di creare pericoli in area di rigore, ma sinora lo scozzese non è stato in grado di rispondere a ciò con continuità.
Adams, alti e bassi troppo evidenti
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In quanto giocatore chiave nella rosa di Vanoli, ad Adams è richiesta una continuità di rendimento, la quale permetta a tutti i compagni di giovarne. Infatti, quando lo scozzese trova spazi in campo e riesce a smarcarsi, entrando così nel vivo della manovra offensiva, il Toro gioca meglio, e la squadra è di conseguenza più pericolosa sotto rete. Adams, però, sinora, non è riuscito a fare tutto ciò con costanza, rendendosi così protagonista di alti e bassi troppo marcati.
Dopo il Milan partite chiave in ottica salvezza: serve il miglior Adams
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Per questa parte finale di stagione, il Toro ha bisogno di un Adams nel vivo del gioco, che sa essere decisivo nell'ultimo terzo di campo. Deve chiaramente evitare gli errori banali come successo a Bologna, dove si è divorato un'occasione da gol clamorosa sull'1-0 rossoblù e ha perso la palla che ha portato al vantaggio della squadra di Italiano, a maggior ragione in vista delle partite che seguiranno quella casalinga contro il Milan. I granata, infatti, avranno in calendario una serie di sfide contro avversarie di bassa classifica, che sono un'occasione ghiotta per chiudere definitivamente il discorso salvezza.
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