Il Torino ha concluso un'altra stagione a metà classifica e al termine dell'ultima gara di Serie A contro la Roma hanno fatto molto rumore le parole del presidente Urbano Cairo che ha criticato pubblicamente l'allenatore Paolo Vanoli. A far eco alle critiche dei tifosi granata che non mancano mai verso il patron del Toro, negli ultimi giorni ci hanno pensato anche diversi esponenti del mondo del giornalismo. Da Andrea Pavan su Tuttosport, passando per Paolo Ziliani e Giuseppe Pastore, fino ad arrivare ad Alfredo Pedullà: sono molte le opinioni che sono venute a galla negli ultimi giorni nei confronti di Cairo e del suo operato.


il tema
“Mediocrità e scaricabarile”: da Ziliani a Pedullà, le recenti critiche a Cairo
Pedullà e Ziliani contro la gestione di Cairo del Toro: parole molto forti
—Uno dei primi a muovere nell'ultimo periodo delle critiche verso Urbano Cairo è stato il giornalista di Sportitalia, Alfredo Pedullà che sul suo canale YouTube ha usato parole piuttosto forti per attaccare anche il DT Vagnati e utilizzando il termine "fallimento" per indicare il progetto granata e paragonandolo anche alle crescite di altre società italiane. Di seguito le sue dichiarazioni: "Sono quattro anni di fila che il Torino arriva più decimo che nono. In una mediocrità assurda, con un direttore sportivo, Vagnati, che non ha dato un contributo di continuità rispetto al precedente, con ingaggi superiori a quelli del Bologna che non le idee e con il lavoro ha scalato le montagne. Torino è stato un altro fallimento, e per vent’anni non si avvicina neanche. Nel frattempo gli altri si avvicinano e vincono, o vanno in semifinale, finale o vincono come l’Atalanta, o sorprendono come la Fiorentina o stupiscono come il Bologna".
Un altro commento, e anche più recente, che arriva dai social e che ha animato molto il popolo del Torino è quello del giornalista Paolo Ziliani che sul suo account X si è scagliato contro Cairo. Nel suo passaggio viene invece fatto un paragone con la gestione e il lavoro di Aurelio De Laurentiis al Napoli visto che i due presidente si sono insediati ai vertici dei rispettivi club nel 2005. Questo il suo pensiero: "La vergogna senza fine del Torino di Cairo: un'altra indecorosa stagione, un povero allenatore dato in pasto alla folla e la storia del club e la passione dei tifosi ancora una volta calpestati. Cairo è in sella da 19 stagioni: come De Laurentiis che a Napoli partendo dalla C è arrivato a vincere 2 scudetti. Il Torino invece per la sciatteria del suo proprietario è sprofondato in un buco nero".
Pavan e Pastore si pongono dei dubbi: "Fila, Robaldo e rapporto con Vanoli..."
—Anche da altri esponenti della critica giornalistica arrivano pareri invisi all'operato di Urbano Cairo. Nelle scorse ore ha fatto parecchio rumore il pensiero di Andrea Pavan che sulle colonne di Tuttosport non ha negato un attacco al presidente granata facendo leva su temi come mancati investimenti e le consuete problematiche alle strutture del club come il Filadelfia e il Robaldo. Ecco le opinioni di Pavan: "La cosa più fastidiosa, dell’invettiva di Cairo, è che in qualche modo riuscirà, una volta di più, a distogliere l’attenzione dalle responsabilità e mancanze sue, dirottando la critica sulla caccia e l’identikit dell’ennesimo allenatore con cui andare alla ventura e poi eventualmente gettare nell’indifferenziato. Un tentativo quasi disperato di salvare a dispetto dei santi - cioè dei tifosi - poltrona e reputazione. Una reputazione minata, negli ultimi giorni, anche da una contestazione solitaria ma per lui assai imbarazzante a un evento mediatico (a Dogliani) in cui si aspettava solo ossequi e dove ha raccontato la solita, stucchevole, farlocca litania di io qui e io là, milioni di fantastiliardi investiti (dove? Booooh) e conteggio di piazzamenti risibili, e il Fila e il Robaldo come se esistessero davvero, e i palloni che non c’erano quando è arrivato lui e quel Ciuccariello che abita solo nella sua testa ma che continua a evocare per legittimare di una qualche apprezzabilità la sua totale inadeguatezza granata...".
Infine si registra anche la descrizione di Giuseppe Pastore su Cronache di Spogliatoio che pone il focus soprattutto sulla gestione delle polemiche in pubblico di Cairo contro Vanoli dopo la partita con la Roma di domenica scorsa, con le seguenti riflessioni: "Gli ultimi 4-5 giorni folli di Cairo? Sono iniziati dopo il brutto finale di stagione del Torino. Cairo ha iniziato a criticare in maniera piuttosto aspra Vanoli. Perché confronti il Torino di Adams con il Torino di Immobile? Non lo so, ci sono stati 2-3 giorni in cui sembrava davvero…libertà. Si sono incontrati e c’è un riavvicinamento umano. Mi pare tutto abbastanza grigio, mediocre, a cominciare dalla gestione di queste cose che non vanno affrontate in maniera così rozza. Vanoli è uno che al contrario di altri allenatori le cose le dice, anche ai suoi datori di lavoro".
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