La stagione del tecnico in granata non può essere ridotta soltanto a freddi numeri ma questi possono aiutare a capire le ragioni del divorzio
L'evoluzione delle ultime ore sotto la Mole ha di per sé dell'incredibile: dalla sconfitta contro la Roma di domenica si è arrivati celermente a un epilogo difficilmente pronosticabile non più tardi di qualche settimana fa. Salvo nuovi ribaltoni a oggi difficili da pronosticare, Paolo Vanoli non sarà più l'allenatore del Torino nella stagione 2025/2026. E naturalmente la notizia ha generato parecchia perplessità nel popolo granata gettando altra benzina sul fuoco sulla contestazione al presidente Urbano Cairo. Per giustificare questa scelta serviranno fatti concreti, importanti, incisivi sia sul fronte tecnico sia sul fronte giocatori. Intanto non resta che analizzare in numeri la stagione di Vanoli (a questo punto l'unica, a meno di sorprese) sulla panchina del Torino.
Tutti i numeri di Vanoli: 44 punti, undicesimo posto in Serie A
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Vanoli saluta il Torino dopo 40 partite, 38 in campionato e 2 in Coppa Italia. Nella stagione d'esordio da capo allenatore in Serie A conclude l'avventura con 44 punti, una media di 1.16 punti a gara. Le sconfitte sono state più numerose rispetto alle vittorie: 14 contro 10 (14 i pareggi). In aggiunta a queste gare c'è stata una vittoria in Coppa Italia e una precoce eliminazione autunnale dalla coppa nazionale per mano dell'Empoli. Probabilmente proprio la partita persa in coppa con i toscani è stata la nota più stonata dello spartito di Vanoli. L'ex allenatore del Venezia saluta con l'undicesimo posto in classifica, con la parte destra della graduatoria. Il Torino ha concluso il campionato con 39 gol fatti e 45 gol subiti, una differenza reti negativa (-6). Tra le mura amiche la squadra di Vanoli ha fatto meglio: 25 punti sui 44 totali, frutto di 6 vittorie sulle 10 complessive. Ma in casa ha chiuso con pochi gol segnati (17, meno di uno in media a gara). In trasferta Vanoli ha raccolto solo 19 punti, registrando il quattordicesimo rendimento della Serie A 2024/2025. Ha segnato e ha concesso molto di più in trasferta: 22 gol fatti a fronte di 27 gol subiti.
Dal 3-5-2 al 4-2-3-1: altri numeri importanti dell'anno granata del tecnico
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Tutti questi numeri possono apparire freddi e non del tutto utili a contestualizzare la notizia dell'addio di Vanoli. Un'analisi più profonda non può non prescindere da altri numeri, quelli del modulo. Vanoli è partito con il 3-5-2, ma dopo l'infortunio di Zapata ha avuto la capacità di trasformare gradualmente la squadra portandola al 4-2-3-1 che ha dato buone soddisfazioni nel momento più delicato della stagione (nei mesi di gennaio e febbraio). Vanoli ha avuto la capacità di modificare in corso d'opera un'idea iniziale e ha anche indirizzato con questa scelta il mercato di riparazione di gennaio con l'inserimento di un laterale difensivo come Biraghi, di un trequartista come Elmas e di un "tutto-campista" come Casadei. In tutto questo non si può prescindere da altri due elementi: la cessione ad agosto inoltrato di Bellanova e la rottura del legamento crociato a inizio annata di Zapata. Tutti questi aspetti vanno messi nel pentolone e mischiati ai numeri citati in precedenza portano alle considerazioni finali sull'operato di Vanoli in quella che rimarrà la sua unica stagione in granata. Considerazioni che secondo il patron Urbano Cairo sono negative, ma non altrettanto secondo i tifosi granata.
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