Per fare carriera nel calcio servono tante componenti: tra queste ci sono anche le qualità della persona, come maturità, applicazione mentale e intelligenza. La sensazione è che queste doti non manchino a due ragazzi come Alessio Cacciamani e Tommaso Gabellini, due tra i giovani del Torino che sono stati convocati da Marco Baroni per il ritiro di Prato allo Stelvio. Esterno offensivo classe 2007 il primo, centravanti nato nel 2006 il secondo, entrambi arrivano dal vivaio ed entrambi sono già entrati nel giro della prima squadra sul finire della scorsa stagione, quando in panchina c’era Paolo Vanoli. Tutti e due hanno pure già rotto il ghiaccio con il massimo campionato: Cacciamani ha raccolto due gettoni in Serie A, Gabellini uno.
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Gabellini e Cacciamani, quando il ritiro è anche un premio per lo studio
Torino, Cacciamani e Gabellini hanno saputo gestire gli impegni scolastici
—Dicevamo delle qualità umane di questi due ragazzi. Il riferimento è al fatto che, in primavera, hanno saputo gestire gli impegni scolastici nonostante da marzo in poi siano stati coinvolti negli allenamenti della prima squadra. Cacciamani, ragazzo marchigiano entrato nel Torino nel 2023, non ha potuto più frequentare le lezioni mattutine ma non per questo ha abbandonato gli studi: si è iscritto a una scuola serale e ha comunque raggiunto la promozione al quinto e ultimo anno delle scuole superiori. Dunque, tra un anno affronterà l’esame di maturità. Gabellini, un anno più grande, ha raggiunto il diploma in un istituto tecnico riuscendo a trovare un equilibrio in quel delicato periodo tra maggio e giugno. Risultati che sembrano scontati, ma non lo sono, se si tratta di ragazzi giovani che sono alle porte del grande calcio, già con contratti professionistici in mano o quasi (Cacciamani ha firmato poche settimane fa, Gabellini già ad ottobre 2024).
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—Così, il ritiro a Prato allo Stelvio per loro può essere interpretato anche come un premio. Si dà il caso, peraltro, che entrambi siano molto seguiti e coinvolti dallo staff tecnico. Alessio si è beccato anche una strigliata a fin di bene da Baroni, che poi comunque non ha lesinato complimenti. Nella giornata di mercoledì ha anche ricevuto una gradevole sorpresa, con un amico marchigiano dei tempi delle scuole medie che è venuto a trovarlo allo Sportzentrum Prad. Il futuro è tutto da scrivere: Cacciamani è un 2007 e dunque può vivere una stagione piena in Primavera, Gabellini potrebbe essere gestito a metà tra la Prima Squadra e la Primavera (dove può giocare da fuoriquota). Baroni, intanto, li segue e li stimola, sapendo di avere in mano due giovani su cui vale la pena investire energie e attenzioni.
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