Nessuno cerca di dire che Marcus Pedersen sia un fenomeno, ovviamente. La premessa è necessaria perché il nome di Pedersen fa - anche giustamente - storcere il naso ai tifosi granata, viste le prestazioni molto negative della scorsa stagione. Il terzino norvegese è arrivato in una condizione già di per sé non semplice, sostituendo numericamente l'uscita di Bellanova. Poi si aggiunge che è arrivato dopo una stagione da non titolare nel Sassuolo retrocesso. Insomma, le aspettative erano basse. Le prestazioni, però, sono state anche peggio. Pedersen nell'annata di Vanoli è stato tra i peggiori giocatori del Torino, come dimostrano i dati nella grafica fornita da Sofascore qui sotto. Il norvegese ha collezionato 30 presenze, 16 da titolari, per una media di 49' a sfida. Dati negativi in fase offensiva, 0,43 contrasti a partita, 31,4% di duelli vinti. Insomma, Marcus Pedersen ha fatto veramente male nell'ultima stagione. Tuttavia, una seconda chance la si dà a tutti: il norvegese sembra intenzionato a prendersela eccome.


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—Quel che è certo è che dopo l'ultima stagione, Pedersen ha veramente poco da perdere. Dopo il prestito oneroso da 1 milione, il riscatto da 3,5 è scattato automaticamente con la salvezza dei granata. Questa preparazione estiva può essere una grande occasione per Pedersen per dimostrare al nuovo tecnico di meritarsi una possibilità. E così sta succedendo. Già nell'allenamento a porte aperte il terzino norvegese si è reso protagonista con un gran gol che ha esaltato il pubblico (qui il video del gol, seguito da un riassunto della giornata). In ritiro poi, Pedersen si è allenato molto bene. Baroni lo ha provato in alternanza a Lazaro come laterale difensivo destro e lui ha sfruttato ogni occasione, prendendosi il posto e risultando come uno dei granata più brillanti in Val Venosta. Nella sfida contro l'Ingolstadt è suo l'ottimo cross che ha portato alla marcatura di Gabellini... e nella partitella del 22 luglio, contro la Primavera si è resto protagonista con un altro assist ma soprattutto con un eurogol (video qui sotto). Al di là dello spettacolo, anche a livello di impegno, intensità e agonismo il norvegese si sta mostrando come uno dei migliori: questo è dovuto anche al fatto che a livello fisico è uno dei giocatori più avanti dell'organico granata. Se fino a prima del ritiro a Prato allo Stelvio non c'era alcun dubbio sulla titolarità di Lazaro - tutti memori delle prestazioni dell'ex Sassuolo nella scorsa annata - ora c'è qualche certezza in meno. Pedersen ci prova, Lazaro stia attento.
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