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Donnarumma: “Il Toro non si poteva rifiutare, ecco cosa consiglio ai compagni”

Redazione Toro News

Dove vuoi mettere radici una volta finita la carriera?"A Padova. Ho vissuto tre stagioni molto positive, molto belle e sin da subito si è creato questo legame forte con la città e con la gente. Tutti hanno apprezzato la mia persona sia in campo che fuori e quindi anche la mia famiglia ha stretto rapporti con tutta la città e e penso sia la città giusta per far crescere i nostri nostri figli".

Con il Padova hai vinto una Coppa Italia di Serie C e con il Milan la Coppa Italia Primavera..." Col Milan l'ho vinta all'inizio della mia carriera, ero giovane ed è stata una bella emozione perché poi dopo sono andato un po' in prestito in giro tra campionati di Serie A e Serie B. Partire già con un trofeo giovanile ti porta poi a migliorarti. Mentre invece poi la Coppa Italia Serie C è stato sicuramente un trofeo importante dopo una stagione che ci provi e sono due emozioni belle".

Sei appassionato di montagna? "Sì, mia moglie è trentina e quindi ne approfitto magari d'estate quando andiamo a salutare i suoi genitori e i suoi parenti per passare giornate a fare passeggiate e mi porta sempre in posti nuovi. Per me è davvero bello poi visitare postiveramente fantastici. Amo anche la pesca, se c'è la possibilità d'altura ma mi piace molto anche la pesca dalla spiaggia o dal porto con mio cognato che mi segue".

Tu e tua moglie Stefania dove vi siete conosciuti?"Un po' di anni fa, ero in Primavera al Milan e lei lavorava a Milano, tramite amici poi ci siamo conosciuti. Con lei seguiamo tante iniziative di beneficenza, è una cosa che la portiamo avanti con tanto piacere. Ci piace molto anche cucinare e ame soprattutto grigliare".

Che genitore sei?"Mi piace essere presente, diamo i meriti anche a mia moglie perché è davvero una mamma speciale. Però quando non devo allenarmi oppure non abbiamo partite cerco di passare più tempo possibile con loro ed essere presente".