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Torino, è battaglia legale con il Leeds United: manca il pagamento per Jansson

Il caso / Disaccordo sul momento del pagamento dei 4 milioni. Avviata la vertenza davanti alla FIFA: i granata oppongono le regole scritte al momento dell'accordo

Gianluca Sartori

A sorpresa sarà battaglia legale davanti alla FIFA tra Torino e Leeds per il riscatto del cartellino di Pontus Jansson. E' quanto riportano alcuni giornalisti oltremanica su Twitter: indiscrezioni che trovano conferma anche in Italia, con il Torino che ha già avviato la vertenza davanti al FIFA Players Status Committee, lamentando palesi violazioni di accordi stretti al momento della cessione del giocatore, lo scorso agosto.

Riavvolgiamo il nastro: era il 18 agosto quando il Torino annunciava il passaggio del difensore svedese classe 1991 al Leeds United, militante nella seconda serie inglese. La formula dell'accordo prevedeva un prestito con obbligo di riscatto fissato a circa 3.5 milioni di sterline (poco più di 4 milioni di Euro) dopo la ventesima presenza ufficiale del giocatore. Ventesima presenza che è diventata realtà a fine gennaio: e lo stesso Leeds aveva comunicato ufficialmente che il giocatore "si unirà al club a titolo definitivo quando il prestito terminerà quest'estate".

Tutto nella norma? No, perchè è sorta la disputa sul momento del pagamento dei 4 milioni. Il Leeds si ostina nell'affermare che i soldi sono dovuti al momento del termine del prestito, ossia il 30 giugno, mentre il club granata - opponendo accordi scritti e controfirmati da entrambe le parti - sostiene che il pagamento sarebbe dovuto scattare al momento della ventesima presenza. Questo però non è ancora avvenuto: siamo ormai a maggio e allora il club granata ha deciso di appellarsi all'autorità competente della FIFA, che ha già avviato le investigazioni. Il riscatto è obbligatorio e il pagamento deve avvenire secondo i termini pattuiti, la linea del club di Via Arcivescovado.

 Cairo, Superga

La situazione del giocatore diventa dunque un caso: se la FIFA darà ragione al Torino, il Leeds sarà condannato ad effettuare il pagamento più una corposa penale. Se invece i granata dovessero vedersi negate le loro ragioni, dall'Inghilterra c'è chi dice che il giocatore possa rischiare di tornare a tutti gli effetti un giocatore del Torino. Alcuni club, secondo indiscrezioni oltremanica, hanno già manifestato interesse, tra cui il Southampton. Ma i granata auspicano una veloce risoluzione della contesa, che possa vedere il Leeds pagare il dovuto e il giocatore rimanere a Elland Road, dove tra l'altro è velocemente diventato un idolo della tifoseria.

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