Oggi il Toro è una modella bellissima vestita male o come una fuoriserie a metano.
Domenica il Toro ha vinto 5 a 3 con il Pescara. Felicità per i tre punti che mancavano da troppo tempo, ma il mio stato d’animo è quello di Andrea Belotti che nel post gara ha mostrato incredulità e rabbia (anche lui idealmente con gli “occhi sgranata”) nell’aver concesso i tre gol al Pescara dopo una partita del genere. Perché giustamente il primo pensiero che sale in testa è che se il Toro si prende queste pause domenica prossima a Roma contro i giallorossi, come finisce? Invece Sinisa Mihajlovic ha tirato fuori un concetto di venturiana memoria parlando di processo di crescita. Ecco, non posso essere d’accordo con il mister, perché se hai il quarto attacco del campionato (frutto di buoni investimenti in sede di mercato estivo) devi poter fare di più. La fase difensiva purtroppo è ancora da rivedere e concedere tre gol in dieci minuti ad una formazione che, in questo campionato, tre gol fatti sul tabellino li ha visti solo grazie al giudice sportivo in Sassuolo – Pescara, ha dell’incredibile e non può consentire di parlare di processo di crescita. Mi piace invece ricollegarmi al cuore e alla testa del già citato Belotti, il vero leader della squadra, che nonostante la vittoria evidenzia la necessità di migliorare ancora, non nascondendo il suo disappunto.
Coraggio Toro, i tifosi sono con te. Resta unito, affamato e concentrato.
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