Il Torino FC, a mio parere, dovrebbe rivedere modus operandi. Arriva dicembre, mese in cui affronteremo il derby più difficile del campionato di Serie A per quanto riguarda i divari tecnici tra le contendenti di una stracittadina, ed il Toro non dà ancora quelle certezze che potrebbero far ben sperare. Sia chiaro che spero con tutto me stesso di essere smentito dai fatti e che il Toro possa battere Cristiano Ronaldo e company, se non altro per vendicare almeno sul campo gli osceni striscioni contro Superga fatti entrare con l’avallo della società bianconera come evidenziato da Report.
Ma prima di pensare al derby, concentriamoci su Piatek e i rossoblù di Juric. La difesa rossoblù è ballerina e da quando è arrivato Juric il centravanti polacco, rivelazione di questo inizio di campionato, sembra avere le polveri bagnate. Infatti con il tecnico croato Piatek è andato a segno soltanto in un’occasione su rigore nel derby di domenica scorsa. Ci vorrà la miglior difesa per tenere a bada il capocannoniere della Serie A.
Davanti potremmo finalmente vedere Zaza-Belotti-Falque dall’inizio? Personalmente me lo auguro visto che Soriano non dà ancora garanzie sul suo rendimento. Se non sarà Zaza auspico che possa scendere dall’inizio Parigini. L’esterno d’attacco merita una chance da titolare, soprattutto perché anche a Cagliari è da una sua azione che è nata l’occasione più ghiotta della gara capitata sui piedi di Zaza. Di armi a disposizione il Toro ne ha. Dobbiamo cominciare a sfruttarle.
Infine bentornato mister. Con la salute non si scherza e spero davvero che i problemi per il tecnico di San Vincenzo siano definitivamente alle spalle. Per raddrizzare il rendimento casalingo la squadra ha bisogno di lui e con l’apporto di tutti dando tutti il 150 % potremmo recuperare i punti persi per strada, a cominciare già da domenica.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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