Dunque si può sapere qual è l’obiettivo del Toro nelle tre competizioni? Vogliamo davvero affrontare la stagione 2019/2020 con la rosa attuale? Un conto è avere fiducia negli attuali giocatori e nel mister, e un conto è essere realisti, considerato che Campionato, Europa League e Coppa Italia alla lunga possono sfiancare i giocatori. Se con questa rosa il Toro riuscirà a fare almeno 64 punti, ad arrivare almeno ai quarti di finale di Europa League e a compiere un cammino decoroso in Coppa Italia – cercando di lottare per il trofeo un po’ come ha fatto l’Atalanta – allora sarò il primo a cospargermi il capo di cenere e a stringere le mani al presidente (oltre che a fare un monumento al mister), diversamente sarà l’ennesima occasione sprecata da una società che con l’atteggiamento attuale dimostra di cercare di ottenere il massimo risultato con il minimo sacrificio, l’antitesi dello spirito Toro. Addirittura economizzare sull’acquisto di un vice Sirigu è un qualcosa che mi lascia davvero perplesso: se una società ha difficoltà o ha bisogno di riflettere (quanto tempo poi?) per prendere un secondo portiere, significa che non ha chiaro in mente cosa fare. Le dichiarazioni del presidente ora cominciano a far male perché nostro malgrado le parole hanno un peso e con il continuo ridimensionamento sulle intenzioni di investimento sul mercato, fanno risuonare quelle dichiarazioni come vere e proprie prese in giro verso un popolo granata che vorrebbe tornare a sognare un grande Toro, e perché no, anche una grande società.
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Il Toro è un club sano dal punto di vista finanziario e questo è indubbiamente un merito del presidente Cairo, ma rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario deve poter consentire alla squadra di turno di rafforzarsi secondo le proprie risorse. Infatti il Milan quest’anno, oltre all’esclusione dall’Europa League, ha anche rischiato il blocco del mercato estivo, sempre come misura punitiva, per la violazione del Fair Play finanziario. Insomma, mi sembra assurdo constatare che il Toro è in regola con il FPF, ma si autoesclude dal mercato non operando. A mio modesto avviso non mi sembra una scelta lungimirante se, e sottolineo il “se”, si hanno a cuore i risultati sportivi della squadra.
Chiudo con una banale domanda: perché il nuovo direttore sportivo Massimo Bava non è stato presentato ufficialmente?
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