
Sono piuttosto scettico sulla necessità di prendere un difensore, sicuramente promettente, come Bogdan per cedere Bonifazi, entrambi nati nel 1996. Il difensore azzurrino sarà impegnato nell’Europeo Under 21, dove si spera possa fare bella figura e accrescere la valutazione del suo cartellino, ed è un giocatore che rientra alla base dopo la sua prima esperienza in Serie A nella Spal. Che senso ha un’operazione del genere? Inoltre è un giocatore del vivaio e anche in ottica lista della rosa, potrebbe essere utile mantenerlo in organico. Auspico vivamente che con l’addio a Moretti, la nostra batteria di difensori resti immutata con Izzo, Nkoulou, Djidji, Lyanco, Bonifazi e Bremer.
Ciò che invece mi preoccupa maggiormente rispetto alle prime voci di mercato, è il temporeggiare nel definire chi sarà il nuovo direttore sportivo. Ci sono indiscrezioni che vorrebbero da sempre il presidente Cairo come deus ex machina delle sessioni di mercato, sia estive che invernali. Non voglio davvero crederci, altrimenti a cosa servirebbe un direttore sportivo? Anche per questo penso che alla fine Krunic non sia stato cercato più di tanto dal Toro, perché manca l’uomo mercato ufficiale nel gestire le trattative. Ma proprio per questo occorre che l’ufficialità di Bava – perché salvo imprevisti il nuovo ds sarà lui – sia data al più presto, così come il sostituto di Bava nella figura di responsabile del settore giovanile. Insomma la mancata definizione di queste due figure in seno alla società mi fa temere che la società stia perdendo del tempo che potrebbe essere utile per imbastire nuove trattative. Certo, la rosa ha bisogno di pochi innesti, ma a maggior ragione occorre una figura che possa lavorare in tempo utile da poter prendere il meglio del meglio che il mercato può presentare.
A conclusione del ragionamento ed essendo ancora soltanto al 14 giugno, si può dire che i tifosi possono stare tranquilli per quanto riguarda la costruzione della rosa viste le poche operazioni in entrata necessarie per rinforzare la squadra. Tuttavia la società necessita di accelerare l’ufficializzazione del nuovo direttore sportivo per poter imbastire le migliori strategie. Senza questa figura si rischierebbe di precludersi diverse strade, soprattutto quelle estere. Perché se è vero che il massimo dirigente granata è abile a condurre le trattative, è altrettanto vero – ed è normale che sia così – che non ha la capacità di scandagliare autonomamente i mercati esteri. Ed il Toro certamente non può permettersi di perdere le occasioni che si possono presentare da terre lontane.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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