Toro: saranno 107, ma non li dimostri…

“Noi granata? Noi sì che siamo speciali: infatti siamo l'unico club al mondo ad aver conseguito più gloria che risultati!”: così Sergio Vatta, cuore Toro prima ancora che grande allenatore e scopritore di talenti calcistici, durante una recente manifestazione in ricordo degl'Immortali periti tragicamente a Superga nel 1949. Ma andiamo per ordine. 

LAPIDARIO - “Il problema con te, figlio mio, è che quel poco di cervello che possiedi sta tutto nei tuoi piedi!”: così Bill Shankly (1913-1981), ininterrottamente allenatore del Liverpool dal 1959 al 1974, rivolto a un suo giocatore che si lamentava per le troppe ammonizioni che riceveva dagli arbitri.

VADE RETRO, ESONERO! - Sedici vittorie, quattro pareggi, una sola sconfitta: l'Atletico Madrid da un anno a questa parte fa sognare i suoi tifosi e tutti coloro che vorrebbero che la Liga spagnola non si riducesse al solito noioso duello per il titolo fra Real e Barca. Il segreto di questa svolta? Il suo attuale mister: Diego Simeone. Ben noto a noi italiani per i suoi trascorsi nell'Inter e nella Lazio, a 43 anni El Cholo realizza con le sue squadre lo stesso tipo di calcio che praticava da giocatore. Corsa, scatti, grinta spianata, nessun timore reverenziale verso qualsiasi avversario. Il Vicente Calderòn è una fortezza inespugnabile per chiunque con Simeone mister e sapete perchè? “Alleno come se ogni volta la prossima fosse la mia ultima partita!”. La paura di essere esonerato come motivazione principale? Chissà se lo venisse a sapere il presidente del Palermo Zamparini …

LA BELLA FRASE DI MISTER VATTA - La frase l'avete letta in apertura. E non dimenticando nemmeno lo sfortunatissimo Toro degli Anni Venti: quello che regalò un titolo per troppa sportività alla Pro Vercelli in uno spareggio infinito con tre tempi supplementari contro un indomabile Legnano. O, in tempi più recenti, il Toro stile Ajax di Giggiradix - torna presto in forma, carissimo mister! - Graziani, Caporalbauer, Pecci, Claudio e Pat Sala, il Giaguaro e Pupigol. Che questa frase sia di augurio per te, magico Torino, oggi che celebriamo il tuo 107esimo compleanno convinti che, nonostante il mondo che ci circonda, il meglio debba ancora venire!