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Insomma, una volta raggiunta quota 35 e sostanzialmente sistemata la pratica salvezza, i tifosi si ritrovano proiettati dalla società per l'ennesima stagione nel purgatorio del vorrei ma non posso (o più precisamente non so fare). Il nostro campionato è già finito ad inizio marzo, e guardando alla rosa attuale si capisce già che mancano i mezzi economici per alimentare ambizioni di classifica migliori per il prossimo anno. La lista della spesa prevede tre titolari in difesa (laterale destro, sinistro e almeno un centrale) uno a centrocampo (nessun dubbio sulla partenza di Ricci), due sulla trequarti (restasse Elmas ne basterebbe uno, ma un investimento da 17 milioni per il macedone pare abbastanza improbabile) con l'aggiunta di almeno un giocatore d'attacco al posto di Sanabria che possa fare respirare Zapata (tutti speriamo torni alla grande) e Adams. Il tutto naturalmente assortito da giocatori di seconda fascia che garantiscano la doppia copertura per ogni ruolo.
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Insomma, a tenersi bassi serviranno quei 70-80 milioni che la cessione di Ricci e Ilic (se finalmente qualcuno vorrà affondare il colpo) non potranno garantire. Venti anni sono un valido supporto statistico per immaginare invece il solito investimento alla tiriamo a campare, con gli occhi rivolti ai cordoni della borsa e non certo alla classifica. Insomma avanti piano in campionato e nelle ambizioni future, continuando lentamente a scivolare su un ininterrotto piano inclinato che induce inevitabilmente alla mediocrità. Per fortuna alla tifoseria granata poco importa di questo mesto stato delle cose ed è meraviglioso vedere come i sostenitori continuino a circondare di affetto Vanoli e la squadra, mentre cresce sempre più la distanza con una società che davvero sembra non meritarsi una tifoseria così unica e straordinaria.
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