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Atleta di grandissima presenza fisica, era comunque capace di sfoggiare doti tecniche notevoli. Inoltre era preciso, i suoi tiri finivano sempre in rete, anche quando si proponeva di sparare da fuori area certi missili che gli avversari, preoccupati, non sapevano come contenere. Forte di queste qualità, Castigliano divenne noto anche per un giochino che era solito eseguire tanto con i compagni quanto con i tifosi che lo riconoscevano per strada: il cosiddetto gioco della moneta. Zampa di velluto afferrava in pratica una monetina, la lanciava in aria e la colpiva con un colpo di tacco pochi secondi prima che toccasse terra. Il colpo rilanciava la monetina in alto e la faceva atterrare all'interno del taschino della giacca che Eusebio lasciava lievemente aperto con una mano. Un gioco di prestigio calcolato per sorprendere e strappare un risolino di stupore in chi si fermava ad ammirarlo. La carriera di Zampa di Velluto dovette scontrarsi assieme a quella dei suoi compagni con l’orrida ferocia del principio di realtà, il 4 maggio 1949. Ad appena ventotto anni. Di lui rimane un gioco capace di fare scuola ancora oggi, dolce ed elusivo e insieme fervido e potente, come l’animo dei tifosi che non mancheranno mai di rendergli grazie abbastanza per aver preso parte alla sacra leggenda degli Invincibili.
Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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