Sembra impossibile a dirsi, ma oggi sembra davvero inutile avere due attaccanti come Belotti e Zaza, entrambi bravi nel combattere e nel muoversi, senza qualcuno che sappia servirli come si deve. Ed è parsa tardiva l'entrata di Verdi al 67'. Il fantasista granata infatti ha dato subito più geometrie in avanti e più propulsione, ma con un Toro già in svantaggio. Se ieri doveva essere la giornata del riscatto, dopo la sconfitta subita contro il Lecce, in realtà si è tramutato in un altro brutto capitombolo che solo la bravura di Sirigu non ha ampliato nelle reti subite, proprio come contro il Lecce.
Sotto accusa il centrocampo perché non ha fatto mai filtro per la difesa e mai è stato capace di costruire per gli attaccanti granata. In alcuni momenti della partita si vedeva Izzo impostare l'azione in mezzo al campo e i mediani granata erano come svaniti e nascosti nel gioco. Mai visti andare incontro alla palla ma piuttosto sempre ad aspettarla. Mai ci sono state verticalizzazioni e soprattutto zero intensitá. Quando i difensori davano il via alle azioni dei granata, i centrocampisti non si smarcavano mai per farsi dare la palla. Il succo della sconfitta è tutto qui. Infatti sia Belotti che Zaza il loro movimento lo hanno fatto sempre, gli stessi tre centrali granata hanno fatto il loro dovere e il gol è nato più per l'errore di Ola Aina che per la seduta di Lyanco.
Adesso giovedì c'è il Milan e il Toro ci arriverà reduce da due sconfitte consecutive contro due squadre che erano a zero punti. Di sicuro questo Toro, se vuole andare avanti, non può prescindere dall'utilizzo di Verdi titolare dietro le due punte: così non si vincerà mai.
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